Avevano violentemente aggredito il dipendente di una sala slot – addetto alla sicurezza – riducendolo in fin di vita. L’episodio accadde la notte dello scorso 22...
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I cinque arrestati dovranno rispondere del reato di tentato omicidio in concorso, aggravato dai futili motivi e con finalità di odio razziale. Durante il pestaggio, documentato da un video choc che ha permesso agli agenti del commissariato Casilino di individuare dopo mesi di indagini i responsabili, gli aggressori hanno insultato il senegalese con «frasi minacciose a sfondo razziale».
Gli investigatori – coordinati dal dr. Fabio Abis – partendo dalle videocamere di sorveglianza hanno ricostruito la dinamica dell’accaduto; inequivocabili le immagini dalle quali è emersa la violenza degli aggressori. I poliziotti, appena è stato possibile, hanno anche ascoltato la vittima, la quale ha raccontato che il tutto era nato per un diverbio causato dal comportamento di alcuni noti clienti, dovuto al loro stato psicofisico evidentemente alterato dall’abuso di sostanze alcoliche. L’uomo, in qualità di addetto alla sicurezza del locale, aveva invitato alla calma i presenti, i quali in risposta lo aggredirono; nonostante la sua notevole stazza fisica, non potè nulla solo contro 5. Con una violenza inaudita venne atterrato e ripetutamente colpito con calci, pugni ed uno sgabello, anche quando ormai era a terra esanime.
Gli investigatori, analizzando minuziosamente tutte le immagini del pestaggio sono riusciti ad identificare i responsabili; 4 di loro infatti erano già noti alle forze di Polizia in quanto pregiudicati e tutti parenti.
Si tratta infatti di 4 fratelli ed un cugino residenti nel quartiere Casilino. D.R.A. di 48 anni, D.R.D. di 28, D.R.M. di 32, D.R.A. di 19 (unico incensurato) e S.D. di 22, quest’ultimo cugino, sono stati rintracciati questa mattina; a tutti è stato notificato l’ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero