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Meno dieci. Tanti i giorni che mancano all'apertura della stagione balneare (prevista come consuetudine per il 1 maggio) e sulle spiagge di Ostia ancora non si sa come e quando arriveranno bagnini e servizi. Il bando per garantire la sicurezza dei bagnanti a mare è andato deserto per il secondo anno consecutivo - situazione del genere si registrò soltanto sotto l'amministrazione Tassone, prima dell'arresto del presidente dem e del successivo commissariamento del Municipio per mafia- e ora l'amministrazione Falconi messa alle strette e in una corsa contro il tempo è pronta a tentare la carta dell'affidamento diretto. Tradotto: spiagge libere in mano ai privati, senza bando né procedura a evidenza pubblica. Sarebbe questa l'unica strada per uscire dal "cul de sac" in cui è finita l'amministrazione del X Municipio.
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I RISCHI
Con tutti i rischi connessi, compreso quello di affidare i lotti scoperti agli stessi imprenditori dello scorso anno che - già nell'estate 2022 - parlavano di una sorta di «diritto di prelazione» visti gli investimenti fatti nella passata stagione.
PERSONALE IN PANCHINA
Eppure il Campidoglio avrebbe a disposizione i "suoi" bagnini. Si tratta del personale del X Municipio che potrebbe essere impiegato sugli arenili liberi di Ostia. Negli anni passati, i dipendenti del Comune di Roma si occupavano del servizio di salvataggio sulle spiagge di Castel Porziano, oltre che della manutenzione delle attrezzature e delle postazioni. Ma anche per quest'anno il X Municipio ha preferito offrire un bando ritenuto non economicamente allettante (tanto da andare deserto) per poi rivolgersi "direttamente" a privati.
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Il Messaggero