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Prima le ha avvicinate con la scusa di un tuffo e di una foto, poi ha tentato di molestarle, allungando le mani e facendo complimenti inopportuni a due quindicenni che, infastidite, hanno cercato di divincolarsi da quell’uomo. Il tutto sotto gli occhi di centinaia di bagnanti su una spiaggia libera di Ostia. La scena non è passata inosservata e quando chi tra i presenti si è accorto di quanto stava accadendo ha dato l’allarme, mettendo in fuga l’uomo, un 34enne afghano, che è stato anche inseguito dai bagnanti per diversi metri, pronti a linciarlo.
I fatti
A salvarlo dalla furia della folla, sono stati i carabinieri di Ostia intervenuti nel giro di pochi minuti. È accaduto lunedì pomeriggio alla spiaggia del Curvone, uno degli arenili più frequentati soprattutto in questi giorni di agosto. L’uomo era fermo sulla spiaggia libera di piazzale Magellano, ha prima avvicinato una ragazzina e poi, non pago, si è avventato su un’altra, provando a molestarle entrambe mentre erano in acqua.
Le testimonianze
Ma, anche il legale dell’imputato, ha sostenuto la sua versione, richiedendo la scarcerazione o, in alternativa, l’obbligo di firma presso l’autorità giudiziaria. Secondo il legale: «Non c’era nessuna volontà di colpire la sfera sessuale delle ragazze e non poteva sapere che erano minori, non le conosceva neanche». Di diverso avviso il pubblico ministero che, oltre a richiedere la convalida dell’arresto, ha sostenuto la necessità di una misura cautelare in carcere: «È un uomo che non è in grado di trattenere i suoi impulsi». Il giudice, però, pur riconoscendo i gravi indizi di colpevolezza, ha disposto il divieto di dimora a Roma fino all’udienza del 20 settembre, ritenendo eccessiva la misura proposta dal pm, in quanto l’imputato non ha alcun precedente penale.
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