Ostia, blitz tra gli abusivi in spiaggia: «Bibite e merende congelate più volte»

Ostia, blitz tra gli abusivi in spiaggia: «Bibite e merende congelate più volte»
Inizia presto l'attività commerciale del cosiddetto «ipermercato bagnasciuga»: forse la più grande struttura distributiva al mondo visto che la striscia sabbiosa di 13...

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Inizia presto l'attività commerciale del cosiddetto «ipermercato bagnasciuga»: forse la più grande struttura distributiva al mondo visto che la striscia sabbiosa di 13 chilometri stesa da Ostia a Torvajanica è ogni giorno presidiata e percorsa da centinaia di venditori di ogni merceologia nessuna esclusa. Cibo e bibite prima di tutto (tenute sotto il sole per ore e congelate più volte). Ma anche abbigliamento, elettronica di consumo, sigarette, accessori da mare, bigiotteria, orologi fake uguali a quelli di marca, occhiali scuri, creme e oli da sole, cd masterizzati e giocattoli. Ma nel fine settimana l'operazione dei vigili urbani, con un sequestro record di oltre 200.000 pezzi, ha dato una forte spallata all'abusivismo del Litorale.




IL BLITZ

Venticinque fermati, quasi tutti stranieri e 300.000 euro di sanzioni emesse. L'operazione è stata portata avanti dagli uomini del Gruppo sicurezza pubblica ed emergenziale (Spe) e del X Mare, diretti dal Comandante Antonio Di Maggio. Borse ed occhiali contraffatti ma non solo: articoli da spiaggia, bibite e bevande alcooliche, panini e porzioni di cibo preparate da improvvisati ristoratori di fortuna, e poi ciambelle, cornetti e bombe, tenute per ore sotto il sole. L'attività di contrasto ai fenomeni di abusivismo, intensificata dai vigili nei giorni festivi, non ha risparmiato il fenomeno dei parcheggiatori abusivi, cui sono stati sequestrati i proventi. Insomma al mare c'è posto per tutti, i commerci abusivi on the beach sono una miniera d'oro aperta a tutti. Già dalle nove, i venditori più mattinieri battono la spiaggia urlando in lingua straniera. Africani, bengalesi, cinesi, sudamericani avanzano a fatica nella sabbia con balle spaventosamente pesanti di tappeti, asciugamani, tendaggi. Vacillano sotto le sbarre alle quali appendono materassini, salvagente a forma di papero, maschere, secchielli, palette, swimming board (tavolette galleggianti).



Ma è nei settori food e beverage che gli abusivi da spiaggia danno ampia facoltà di scelta. Per chi non teme il colesterolo, ciambelle e bombe vengono trasportate sotto il sole bollente dai venditori con tanto di bustina bisunta in testa. «Sono spariti i famosi vu cumprà provenienti dall'Africa, adesso il racket è in mano al Bangladesh. - spiegano da Fiba Roma-Confesercenti - Vendono materassini, bibite, asciugamani, occhiali, pannocchie e altro. Numeri alla mano, anzi numeri all'orologio riportano un venditore abusivo ogni tre minuti nei giorni infrasettimanali». Nel week end la situazione è insostenibile. Se ne conta uno al minuto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero