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Uno scenario che, ciclicamente, si ripete, con proporzioni notevoli. È la distesa di rifiuti, di ogni tipo, che ha invaso le scogliere a ridosso del vecchio faro di Fiumicino, vicino alla foce del Tevere. Tonnellate di spazzatura trasportate, negli ultimi giorni, dalle forti mareggiate. Tronchi, plastiche, bottiglie, pneumatici, metalli: c’è un pò di tutto tra gli scogli e le golene. Per i residenti della zona ed i frequentatori di uno dei luoghi che rimane, comunque, tra i più simbolici e suggestivi del territorio, privilegiato anche per location di film e fiction, una «vera bomba ambientale».
Chiesto anche un rinforzo delle scogliere oltre alla bonifica a cui, ciclicamente, l’amministrazione comunale di Fiumicino è costretta a ricorrere, con impegni economici rilevanti. E proprio prima di quest’ultima «invasione» di rifiuti, che coinvolge comunque un pò tutta la costa, era arrivato l’annuncio dello stanziamento di 200 mila euro a favore del Comune di Fiumicino per la pulizia delle scogliere e degli arenili nel tratto di costa compresa tra la foce del fiume Tevere e la foce del fiume Arrone da parte dell’assessorato regionale alle Politiche ambientali e ciclo dei rifiuti.
Roma, fiume Aniene sotto osservazione. A Ponte Mammolo straripa sulla campagna circostante
Per il sindaco di Fiumicino Esterino Montino «questo finanziamento - spiega - ci permetterà di fare un lavoro di recupero e di asportazione di tutti quei rifiuti che si sono accumulati nel tempo provenienti dal Tevere, dall’Aniene e dal tratto preponderante nel nostro territorio dell’Arrone. È un tema questo sul quale abbiamo più volte insistito, tenuto conto che Fiumicino è il Comune terminale di questi lunghi fiumi. Quotidianamente e annualmente abbiamo un impatto molto forte di rifiuti portati dai corsi d’acqua: mi auguro che lo stanziamento - conclude il sindaco - non sia episodico ma che diventi un impegno annuale per le istituzioni». E le mareggiate hanno accentuato i anche i problemi di erosione, in particolare a Fregene e a Focene, dove tra l’altro un chiosco è a rischio crollo, nonostante i tentativi di difesa con protezioni di sacchi di sabbia.
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