«La droga? Non c'entra niente. Luca era lì per guardare il fratellino piccolo che si trovava nel pub». A parlare ai microfoni del Tg1 è Anastasiya...
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«Gli aggressori non li ho visti in faccia. Ho sentito solo la voce del ragazzo, aveva un accento romano, un ragazzo giovane. Mi ha detto "damme sto zaino". È una cosa che non supereremo mai, Luca rimarrà nei nostri pensieri sempre. Questa è un'ingiustizia. Sono dei mostri», dice. « Luca - racconta la ragazza in lacrime - ha tentato di proteggermi, se invece si fosse nascosto magari non sarebbe successo nulla, ma io ero a terra, avevo preso una botta in testa, ho visto tutto bianco, non capivo. Ricordo solo che quando mi sono alzata sono andata a vedere come stava Luca. Poi mi hanno detto che Luca aveva visto che mi stavano per picchiare, perché mi hanno dato un'altra bastonata sulla schiena, e l'ha atterrato, l'ha preso, l'ha caricato, l'ha buttato a terra e lì penso che si siano spaventati perché Luca è uno sportivo, un ragazzo grosso, si allena sempre. Mi ha voluto proteggere».
Il Messaggero