Luca Sacchi, l'omicidio il 24 ottobre 2019 a Roma

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Luca Sacchi è il ragazzo di 24 anni morto a Roma il 24 ottobre 2019 per aver difeso la sua fidanzata durante una rapina in strada alla Caffarella. Luca era un «ragazzo buono e tranquillo», a detta dei suoi vicini di casa, in via Vittorio Fiorini dove abitava con i genitori, non lontano al luogo dove è stato ferito da un colpo di pistola alla testa da due rapinatori che sono poi fuggiti a bordo di un Smart. È morto per aver difeso Anastasia, l'amore della sua vita, con cui era fidanzato da anni «se l'è visto morire davanti agli occhi - ripetono gli amici - è distrutta». È con lei che stava andando al pub John Cabot quando quei due rapinatori, probabilmente italiani, si sono avvicinati e hanno provato a strapparle lo zainetto. Luca ha reagito ed è stata la sua fine. Nelle foto social sorridono abbracciati al mare, nei viaggi fatti insieme. Luca lavorava come personal trainer, fisico asciutto, sportivo. Amava la palestra ma era appassionato anche di moto.

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Due arresti il 25 ottobre. La caccia a chi ha ucciso Luca Sacchi finisce nel cuore della notte del 25 ottobre alla periferia di Roma. Fermati gli autori dell'omicidio del giovane personal trainer, freddato con un colpo di pistola alla testa fuori ad un pub di Roma. La svolta alle indagini, che ha portato al fermo di Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, ventenni del quartiere San Basilio, è arrivata nel tardo pomeriggio del 23 ottobre quando la madre di Del Grosso, autore materiale dello sparo, si è presentata in un commissariato della Capitale. «Mio figlio ha fatto una cazzata», le parole della donna che ha portato polizia e carabinieri del Nucleo Investigativo sulle tracce dei due. Oltre al fermo la novità è legata alla dinamica dei fatti: l'omicidio, infatti, si è consumato dopo un tentativo di rapina legata alla vendita di hashish, che Anastasia, la fidanzata di Sacchi, aveva chiesto ai due di procurarle.

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La fidanzata Anastasia a rischio indagine.
 Tabulati telefonici, dichiarazioni di testimoni, accertamenti bancari. Dopo la convalida del fermo per Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, accusati di rapina e concorso in omicidio per la morte di Luca Sacchi, alla Caffarella, ora si apre un nuovo fronte di inchiesta. E nel mirino della procura finisce Anastasia Kylemnyk, Nastja, la fidanzata di Luca, alla quale Del grosso e Pirino hanno rubato uno zainetto pieno di banconote - almeno duemila euro, ma la cifra potrebbe essere molto più alta - e che ha raccontato di essere stata tramortita con una mazza da baseball. La stessa che Del Grosso - è stato lui a premere il grilletto di una calibro 38 puntata alla nuca di Sacchi - ha fatto ritrovare agli agenti della Mobile e ai carabinieri che lo hanno arrestato.


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Il video. A fare chiarezza, anche i video delle telecamere di sorveglianza del negozio di un tatuatore della Caffarella, che hanno ripreso alcuni istanti dell'omicidio, ma non la scena completa. Tutto si sarebbe svolto in meno di un minuto, trenta secondi o poco più dal momento in cui Del Grosso e Pirino, dopo avere fatto un secondo giro contromano della piazza, lasciano l'auto in doppia fila su via Mommsen e scendono: l'aggressione, la rapina, la colluttazione e alla fine lo sparo. Quando Del Grosso ha premuto il grilletto Anastasia non era presente: lei ha raccontato che in quel momento era priva di sensi e di essersi risvegliata quando Luca era già in un lago di sangue. Circostanza che, però, dovrà essere verificata.

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La trappola. Un altro testimone, un ex medico militare residente in via Bartoloni, dove si è consumato l'omicidio, ha raccontato di avere sentito lo sparo e di essersi affacciato alla finestra del bagno. Ha detto di avere visto il ragazzo in terra, rimasto da solo per più di un minuto. «Per me è stato ucciso a bruciapelo, non ho sentito urla, nessuna lite. E ho visto quell'auto sfrecciare via». Poi, assicura che Anastasia è sbucata da più lontano ed è corsa a tamponare l'emorragia. Ma che è apparsa, quindi, «solo successivamente». Dov'era Nastja? Era più lontana rispetto a Luca? Possibile che Luca sia finito in una trappola? Magari per rapinare i soldi a copertura di uno screzio passato? Le indagini andranno molto a ritroso nel tempo.






 
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