Roma, a lezione di disabilità, via alla sperimentazione con l'Anffas

Roma, a lezione di disabilità, via alla sperimentazione con l'Anffas
La disabilità finisce sui banchi di scuola, sarà una...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La disabilità finisce sui banchi di scuola, sarà una vera e propria materia scolastica. La rivoluzione grazie a una partnership tra Anffas Ostia (l'associazione nazionale famigliari di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale) e l'istituto professionale statale Giulio Verne in via di Saponara 150 a Roma che sta sperimentando come scuola capofila a livello nazionale un percorso di turismo accessibile e sostenibile. «Le tematiche che andremo ad affrontare con gli studenti - spiega Stefano Galloni, direttore generale di Anffas Ostia, tecnico di riferimento della rete nazionale - sono varie. Penso agli aspetti legislativi legati alla tutela delle persone con disabilità e alle barriere architettoniche, gli aspetti etici e relazionali come porsi positivamente nei confronti della persona o principali strumenti di comunicazione diversificata, come il linguaggio facile da leggere e comprendere, i linguaggi segnati». Il turismo sociale oggi vale 815 miliardi di euro in tutta Europa e l'Italia grazie al suo patrimonio storico, artistico e culturale rappresenta uno dei più importanti poli attrattivi. «Il deficit a livello infrastrutturale e di capitale umano però - sottolinea Galloni - limita enormemente il fiorire di questo asset. Di fatto l'intera offerta di lavoro nel turismo sociale è coperta da personale privo di sostegni a livello di istruzione secondaria di secondo grado. Ecco perchè insieme alla dirigente scolastica Patrizia Sciarma abbiamo deciso di proporre la disabilità come materia di studio». Tra gli obiettivi della sperimentazione ci sarà quello di creare un profilo professionale. «Il percorso - sottolinea infatti la dirigente scolastica Patrizia Sciarma - è destinato a sostenere gli alunni nella consapevolezza delle finalità formative dell'indirizzo prescelto e nell'acquisizione di alcune competenze di base utili per andare gradualmente a costruire un profilo professionale con ottime prospettive di occupabilità, come la Riforma prevede».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero