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Crescono i centenari dappertutto in Italia, con il numero più alto da vent’anni a questa parte. Al 1° gennaio 2023, la soglia era di 22 mila unità, oltre duemila in più rispetto all'anno precedente. Il Gabinetto del sindaco di Roma, Gualtieri ha comunicato che i centenari solo nei 15 municipi romani nel 2023 sono stati 714 e tra gennaio e febbraio di quest’anno il trend è in crescita con 153 unità. Tra i quindici municipi il V del presidente Mauro Caliste è sul podio. «Quest’anno solo a gennaio i centenari che il presidente ha omaggiato con una targa personalizzata sono stati 8 (Giovannina Pasqualina, Giustina, Maria, Mario, Iole, Maria, Agostina ed Elio) e altri 8 saranno quelli del prossimo mese - dice Aurora Aglietti addetto stampa del mini sindaco - oggi il presidente si è recato nel Centro anziani (adesso si chiamano Case della cultura e delle generazioni o Aps, ndr) di via Isidoro di Carace al Pigneto per gli auguri “istituzionali” di Umberto per i suoi 103 anni appena compiuti». L’attività fisica fa sempre bene per mantenere un corpo sano. Ne è testimone Umberto Splendori classe 1921,103 anni (compiuti il 25 gennaio) e non sentirli che ogni giorno da casa sua in via Erasmo Gattamelata, dalla Prenestina raggiunge il centro Anziani al Pigneto, quasi a ridosso della Casilina. Umberto figlio di Argelinda e Dogali (nome in ricordo della battaglia di Dogali in Eritrea del 1887), a Roma da quanti ne aveva quasi quaranta e secondo di quattro fratelli (Pierina, Remo, Enrico, Giulia) unico ancora in vita, vedovo di Anna da 22 anni, nato a Scandaglia in provincia di Rieti e padre di Paolo 63 anni e Laura 69, ha combattuto da aviere la seconda guerra mondiale per quasi tre anni e mezzo (da giugno del ’40 all’8 settembre del ’43 data dell’armistizio) come motorista di aerei, poi è entrato nella Polizia stradale a Piacenza e successivamente nella Polizia di Stato a Roma. «A Comiso, a Vizzini vicino Catania e Pantelleria ho rischiato più volte la vita - racconta Umberto - sono riuscito sempre a uscirne ma alla fine i tedeschi ci hanno catturato e deportato verso la Germania, ma a Innsbruck in Austria il convoglio è stato bombardato e siamo riusciti a scappare a piedi fino a Vipiteno e ad andare a casa». Umberto è arzillo, gioca a carte, lamenta solo qualche malanno dovuto all’età, ma nulla di grave, lil suo segreto? «Le fettuccine fatte in casa al ragù, un bicchiere di vino, le verdure, e un pezzettino di formaggio che ama, ha sempre mangiato poco e mai per gola - dice il figlio Paolo - a Natale poi gli abbiamo dato un pezzettino di torrone al cioccolato, lo ha diviso e ce lo ha restituito. I medici ci hanno detto che le analisi sono quelle di un ragazzino». Lui insiste e dice: «Ho fatto sempre del bene a tutti è questo, sia a Piacenza che a Roma». Il suo sogno è stato sempre pilotare un aereo militare ma poi è diventato motorista di bordo e un meccanico fenomenale in Polizia, probabilmente salvando la vita a molti suoi commilitoni. «Abbiamo chiuso il 2023 con 756 iscritti - dice Giorgio Bartolini presidente del Centro che ha aperto nel 2010 - qui è una fucìna di centenari e tutti i sono come a casa, oltre giocare a carte e a ballare, organizziamo corsi e spaziamo dalla ginnastica posturale, al thai chi, all’archeologia, all’informatica, alla storia dell’arte, oltre a fare gite tutti i mesi. A fine mese andremo all’Abbazia Benedettina Santa Maria di Farfa di Sara in Sabina in provincia di Rieti, d’estate invece organizziamo quelle al mare».
Il Messaggero