Donna decapitata all'Eur, «Il killer potrebbe avere già ucciso»

Donna decapitata all'Eur, «Il killer potrebbe avere già ucciso»
Un furia omicida che ha pochi precedenti nella cronaca nera. Federico Leonelli ha avuto un raptus improvviso quando ha ucciso...

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Un furia omicida che ha pochi precedenti nella cronaca nera.




Federico Leonelli ha avuto un raptus improvviso quando ha ucciso la bambinaia ucraina? O tanta ferocia era stata premeditata? Il ritrovamento, nel seminterrato dell’orrore all’Eur, di sacchi di plastica e vari tipi di coltello indicano comunque la volontà di sezionare per poi fare sparire il corpo della povera Oksana. A queste ed altre domande stanno cercando di dare risposte gli investigatori. Ma soprattutto si stanno chiedendo se, visto il personaggio, Federico Leonelli abbia in passato colpito ancora.









Della sua voglia di sangue e di guerra testimoniano anche i suoi numerosi tentativi di andare in Israele a combattere. Ma quando è riuscito a partire per Tel Aviv, con un biglietto di sola andata e con scarsa disponibilità economica, senza neanche la prenotazione di un alloggio, i militari israeliani ci hanno messo davvero poco a rimandarlo all’aeroporto Ben Gurion e rispedirlo a Roma .



LE IPOTESI

A modo suo ma si addestrava, comprava coltelli d’ogni topo - come quelli ritrovati accanto al cadavere dell’ucraina - pronto a passare all’azione. Su un tipo così è lecito anzi obbligatorio scavare nel passato e andare a rileggere omicidi con caratteristiche simili rimasti senza un colpevole non solo a Roma ma su tutto il territorio nazionale. «Non c’è alcuna certezza, almeno per ora, che Leonelli possa avere colpito in passato ma....» si lascia sfuggire un investigatore. Ipotesi di lavoro.



DOPPIA VITA

Gli agenti, esaminando a lungo la scena del delitto, hanno avuto la consapevolezza che l’orrore di cui è stato protagonista Leonelli avesse qualcosa di straordinario. Una escalation inarrestabile di ferocia. Leonelli, da quello che è trapelato finora, era un uomo violento che già in altre occasioni si sarebbe macchiato di aggressioni nell’ambito familiare. Un uomo dalla doppia vita, insomma. Giardiniere, esperto informatico, amante delle armi, una passione segreta per la guerriglia, il desiderio di andare a combattere, capace di contattare su Internet siti paramilitari specializzati in armi bianche. Domenica scorsa, vestito con una tuta paramilitare, ha ucciso Oksana Martseniuk dopo che la donna si era accorta delle sue strane abitudini. Ma non è ancora escluso che ci sia stato qualcosa di più. Una scintilla che ha innescato l’esplosione. La bambinaia potrebbe aver visto qualcosa di molto inquietante tanto da spingerla a contattare il padrone di casa ed avvertirlo. Qualcosa che forse era andato ben oltre la semplice preoccupazione per le strane abitudini del coinquilino. Manca ancora un movente preciso dell’omicidio. E gli investigatori lo stanno cercando.



L’ORRORE


Si scava dunque nel passato e nella doppia vita recente di Leonelli, una specie di dottor Jekyll e mister Hide, per individuare elementi utili e ricostruire lo scenario in cui è maturata tanta violenza, forse repressa a lungo e infine esplosa attraverso quella mannaia con cui ha decapitato la povera donna e minacciato di fare altrettanto con gli agenti che cercavano di fermarlo, fino a costringerli a ucciderlo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero