Con una nuova ondata di Covid all'orizzonte sempre più possibile, è allarme per i paramedici e i volontari del 118: mancano circa 80mila visiere antischizzi che...
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Da mesi la categoria, inascoltata, propone al governo la nuova dotazione. Ma senza essere ascoltata. A rilanciare la proposta il presidente nazionale della Società italiana sistema 118, Mario Balzanelli, che racchiude i dirigenti del settore. «Costa pochi euro e non deve essere continuamente sostituita - spiega illustrandone i benefici - Necessita solo di una ripetuta sanificazione. Poi consente una respirazione molto più agevole, dal basso. Non da ultimo, copre gli occhi che sono la via preferenziale d'ingresso del Coronavirus».
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Il personale del 118 segnala che la mascherina, in condizioni complesse d'intervento, rende poi difficile la respirazione, oltre a garantire una maggiore protezione. Balzanelli, che è dirigente di un'unità a Taranto, ha raccontato di aver fatto una sperimentazione in questa direzione con il suo staff. E dopo averlo «ho testato su 620 operatori», non è stato registrato «un solo caso positivo». Centinaia i contagiati tra gli operatori del 118 da quando è iniziata la pandemia.
Per questo Balzanelli rilancia sull'introduzione delle visiere antidroplets. «L'obiettivo - dice - e tutelare la nostra salute». E per quanto riguarda la categoria, visto il lavoro fatto, è difficile in certe situazione «osservare gli obblighi sanciti dai decreti governativi di distanziamento interpersonale». Allo stesso modo, «l'utilizzo delle mascherine è senz'altro misura preventiva teoricamente efficace che però risulta di difficile attuazione pratica». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero