Non ci saranno state le resse tipiche del week-end, ma anche ieri, con l’emergenza coronavirus che non ha ancora toccato il suo picco nel Lazio, i romani hanno fatto...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Le norme del decreto “io resto a casa” non impediscono la passeggiata all’aperto, anche se tutti gli esperti, compresi quelli del governo, hanno detto chiaramente che si deve uscire solo per lo stretto necessario. Le forze dell’ordine, in ogni caso, hanno potuto fare poco, se non evitare gli assembramenti. In tutte le ore della giornata - tra vigili urbani, polizia e carabinieri - c’erano almeno 5 autopattuglie a girare per la struttura. Ma i controlli, viste le disposizioni nazionali, sono stati molto labili: gli agenti fermavano gli avventori, chiedevano la motivazione della loro presenza a Villa Borghese - spesso senza esporre l’autocertificazione - ma quando si rispondeva loro che «si è qui per fare una passeggiata» o si spiegava «di abitare in zona», veniva spazzato via anche lo spettro della sanzione.
Dal corpo di polizia locale si fa sapere che ieri non si registrate «anomalie», nonostante i tanti controlli (13mila soltanto venerdì in tutta Roma con 11 sanzioni elevate). Eppure questo non ha impedito un superlavoro agli agenti. Una pattuglia di vigili ha dovuto ricorrere una signora che stava facendo jogging e non si è fermata allo stop. Un’altra pattuglia ha dovuto sopportare la ramanzina di un anziano, che gli ha sbraitato contro: «Un parco va lasciato aperto, se no perdiamo le nostre libertà». E non si è calmato neppure quando i due caschi bianchi hanno spiegato: «Si vuole solo preservare la salute pubblica».
Più in generale, i romani ieri a villa Borghese, come Luigi, sanno «che starebbe meglio stare in casa, ma chi ce la fa?». Luca, runner nel week-end, «aggiunge che basta mantenere la distanza anche quando si corre e che non è meno rischioso dell’andare a fare la spesa al supermercato». Due ragazzi che fanno pentathlon a livello agonistico, giurano che «ormai ci vediamo con i nostri amici soltanto in video conferenza». Mentre una coppia di fidanzati, che scendeva verso piazzale Flaminio, ha ammesso di aver risposto ai vigili, quando gli consigliavano di tornarsene a casa: «Che cosa cambia se stiamo qui o nel soggiorno della nostra abitazione?».
Da registrare poi, sulla terrazza del Pincio, la presenza di Andrea Valentini, cantante di strada che è da poco rientrato da Nizza: «Ho scritto una canzone per spingere la gente ad amare Roma. Quanti soldi ho fatto? Zero, però ho conosciuto due ragazze spagnole». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero