Coronavirus, ciotole rovesciate e avvisi per intimidire le “gattare”

Coronavirus, ciotole rovesciate e avvisi per intimidire le “gattare”
Le “gattare” non hanno smesso di operare, neanche in queste giornate in cui gli spostamenti devono avere sempre una motivazione valida e ammessa dal relativo Dpcm....

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Le “gattare” non hanno smesso di operare, neanche in queste giornate in cui gli spostamenti devono avere sempre una motivazione valida e ammessa dal relativo Dpcm. Loro continuano a portare cibo ai mici, proteggendosi con le mascherine e usando i guanti, come consigliato dagli esperti. Ma c’è qualcuno che vorrebbe “spegnere” questi slanci di solidarietà animalista. E così, si racconta che in più parti della città, ignoti si divertano a rovesciare le ciotole con il cibo dentro: messaggi in codice, per dire “non siete le benvenute, andatevene”. Per questo, molte gattare attendono che i mici finiscano di mangiare, prima di lasciarli soli.


Ma l’episodio più grave è stato registrato nel quartiere Salario, in via Brescia, dove, secondo quanto riferisce Rinaldo Sidoli, portavoce di Alleanza popolare ecologista, è apparso un cartello intimidatorio: «Per i lerci maleducati animalisti, da domani bastonate a voi e ai vostri gatti pieni di coronavirus». «In piena emergenza pandemia associare i gatti al Covid-19 è un fatto gravissimo – sottolinea Sidoli – È procurato allarme. Ci teniamo a sottolineare che le attività di accudimento e cura delle colonie feline e dei gatti in stati di libertà non sono sospese dal Dpcm e sono garantite dalla legge 281/91».

marco.pasqua@ilmessaggero.it Leggi l'articolo completo su
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