Giorgia e Carlotta sono amiche da 34 anni, il loro affetto è più che stabile, e a quanto pare dal 4 maggio potranno finalmente rivedersi. Chissà se Luca,...
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Coronavirus, nodo congiunti: niente nomi sull'autocertificazione, questione di privacy
Da quando il termine congiunto è entrato nelle nostre vite non ci si capisce più niente: prima solo i parenti, poi i fidanzati o gli affetti stabili, ora sembra che potremmo vedere anche gli amici «purché siano veri e non un scusa», parole del viceministro Sileri. Ma chi la definisce la stabilità di un affetto? Forse nell’autocertificazione dovremo scrivere il nostro stato sentimentale come su Facebook: "single", "impegnato", "in una relazione complicata". Oppure raccontare direttamente la nostra vita sociale: «Vado da Paola perché preferisco vedere lei che metà della mia famiglia». O magari stilare una lista di amici preferiti con i pro e i contro: «Mi fa ridere», «Ci parlo bene», «Siamo cresciuti insieme». Ma non sarebbe stato meglio dire subito e senza distinzioni: «Potete tornare a vedere persone usando il buon senso». Così per dire. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero