Retromarcia avanti tutta: sui camion bar il Movimento 5 Stelle in Regione rivede i piani e alla luce dell’inchiesta de Il Messaggero sulle piaghe di Roma annuncia il passo...
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Camion bar a Roma, i Tredicine restano padroni: nuove licenze, zero traslochi
GLI EMENDAMENTI
Gli emendamenti avrebbero aiutato – e molto – la categoria degli ambulanti-paninari laddove avessero trovato sponda nelle opposizioni (la maggioranza in Regione aveva già chiaramente detto che si sarebbe battuta per evitarli). Nel primo emendamento si puntava a sostituire per intero l’articolo 33 (che nella proposta di legge riconosce come attività tradizionali solo gli urtisti) con questo testo: «Rientrano nel comma 2 lettera c le attività di commercio su area pubblica tradizionali da almeno 50 anni quali rivenditori di souvenir, bibite e gelati, caldarroste, libri, frutta fresca, granite svolte continuativamente in modo documentabile dai medesimi soggetti, loro discendenti, eredi o aventi causa». Quindi camion bar come “bene” tradizionale di Roma. Il secondo emendamento mirava, invece, a reintrodurre il principio di equivalenza per lo spostamento dei mini-torpedoni garantendo loro in caso di “traslochi” la stessa zona di lavoro. Di tutto questo non c’è più traccia mentre dal Campidoglio l’assessore al Commercio, Carlo Cafarotti, – anche lui presente ieri all’incontro – confermando lo scenario attuale con 47 torpedoni contrari al decoro ancora da spostare dal Centro, ha annunciato: «Se il I Municipio non riuscisse a trovare delle zone alternative per i furgoni sono pronto a revocare le licenze». Per ora è solo un annuncio. Come tanti se ne sono ascoltati in questi mesi. Cafarotti pensa di appellarsi all’articolo 52 del decreto legislativo 42 del 2004 in cui si legge: «Al fine di assicurare il decoro dei complessi monumentali interessati da flussi turistici particolarmente rilevanti, d’intesa con la Regione e i Comuni, adottano apposite determinazioni volte a vietare gli usi da ritenere non compatibili con le specifiche esigenze di tutela», ambulanti compresi. La domanda è lecita: perché la giunta pensa solo adesso a usare questa norma?
LE ROTAZIONI
Intanto dal I Municipio, l’assessore al Commercio, Tatiana Campioni, fa sapere che «Il territorio è saturo, soprattutto nell’area di San Pietro (zona rossa per il Tavolo del decoro) dove ci sono svariati camion bar» e che non ci sono zone per poter ricollocare circa 600 bancarelle contrarie al codice della strada e al Piano generale del traffico urbano. «Il primo luglio – conclude la Campioni – sposteremo finalmente 12 banchi da viale Trastevere in via Cardinal Merry del Val ma il Comune ci deve ancora dare il via libera, dopo una richiesta inviata addirittura a gennaio, per lo spostamento delle 7 rotazioni di via Ferrari per le quali, da soli, abbiamo trovato l’alternativa in via Tito Speri.
Il Messaggero