Alcuni clochard lo hanno visto litigare con Norma Maria Moreira da Silva, la stessa sera in cui la donna, senzatetto brasiliana, è stata uccisa nel sottovia Ignazio Guidi,...
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LO STUPRO
Solo un anno fa, Norma Maria aveva subito uno stupro di gruppo alla stazione Tuscolana, dove viveva prima di trasferirsi nel sottopasso tra via Nomentana e piazzale della Croce Rossa, dove viveva da 5 mesi. Ad aggredirla, nel settembre 2016, un algerino e un tunisino, che sono recentemente stati condannati a 10 anni di reclusione. Erano accusati anche di sequestro di persona, insieme a una ventitreenne rumena, compagna di uno dei due stupratori. La clochard era stata picchiata, segregata in una casupola, immobilizzata e violentata per due giorni. Era riuscita a liberarsi dopo 48 ore di agonia. Mentre gli aguzzini dormivano, era scappata e aveva chiesto aiuto. A soccorrerla, due automobilisti.
L'AGGRESSIONE
Il sospetto della procura è che anche questa volta la donna sia stata vittima di una violenta aggressione. Il suo cadavere è stato trovato alle 9.30 di lunedì da un addetto alle pulizie. Nelle prossime ore, arriveranno i risultati del confronto tra il dna prelevato dall'indagato e le tracce di materiale biologico trovate sugli indumenti e sul corpo della senzatetto. Nel frattempo, gli inquirenti stanno scavando nel passato di Papi, 55 anni, clochard che frequentava il sottopasso vicino a Porta Pia. È l'unico indagato per il delitto. Gli investigatori stanno anche analizzando il cellulare della vittima, in cerca di contatti e messaggi, e stanno passando al setaccio i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona. In luglio, la donna era stata picchiata dall'ex compagno, un tunisino che aveva conosciuto nel sottovia. Lo ha raccontato un'amica di Norma: «Le avevo detto di denunciare, ma lei aveva troppa paura».
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Il Messaggero