L'agonia di Ama sta passando da una scadenza all'altra. Per il 19 aprile le banche hanno posto tre condizioni per riattivare le linee di credito da 200 milioni di euro:...
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NODI
Sul cambiamento del parere: «Nella relazione del 2 maggio diamo un giudizio favorevole ma in 10 righe determinanti segnaliamo all'azionista delle partite di attenzione. Poi le assemblee vanno deserte. Nessuna informazione viene data al collegio sindacale». Fino al 23 agosto in cui arriva la pec di Lemmetti che chiede di cancellare i 18 milioni. Poi emergono altri fatti, come il contenzioso con la 29 giugno e il problema della Tari. «Ridarei mille volte un giudizio negativo su quel bilancio». Ma non si poteva evitare questo scontro? «Sì. Entrambe le controparti dovevano togliere il piede dall'acceleratore». Fp Cgil, Fit Cisl e Fiadel hanno preannunciato uno sciopero per denunciare la paralisi che sta vivendo l'azienda. Prevista anche una protesta dei dipendenti delle società che fanno la raccolta delle utenze non domestiche: sta andando molto male. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero