RIETI - Mentre l’intero centro storico di Accumoli resse bene la spaventosa scossa di terremoto delle 3.36 del 24 agosto del 2016, rimanendo praticamente illeso e comunque...
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Il campanile - immaginando di trovarsi davanti alla porta d’ingresso della casa della famiglia Tuccio - staccandosi dal basamento piegò inesorabilmente verso destra distruggendo parzialmente una parte di tetto in prossimità della base, per poi sfondare la copertura dell’adiacente edificio comunale proprio sopra le stanze abitate e aprirsi, in caduta, un’ampia breccia attraverso la copertura della casa canonica e dei due solai della sottostante unità immobiliare, dove morirono Andrea Tuccio, la moglie Graziella Torroni e i due figli della coppia, Stefano di 8 anni e Riccardo di appena 9 mesi.
Una voragine di forma quasi perfettamente circolare quella visibile sul tetto dalle riprese dall’alto di un drone, girate quattro giorni dopo la terribile scossa di terremoto che seminò morte tra Accumoli e Amatrice, e proiettate in aula nel processo che vede imputate per omocidio colposo sette persone, tra cui il sindaco Stefano Petrucci.
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OGGI, MARTEDI' 27 NOVEMBRE
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