Fara Sabina, scadenza Tari rinviata ma restano disagi e critiche

Fara Sabina
FARA SABINA - Sempre dopo che si è sollevata la protesta tra i cittadini, l’amministrazione di Fara Sabina cerca di correre ai ripari, posticipando le scadenze per il...

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FARA SABINA - Sempre dopo che si è sollevata la protesta tra i cittadini, l’amministrazione di Fara Sabina cerca di correre ai ripari, posticipando le scadenze per il pagamento della Tari. Rigorosamente via facebook. Le bollette sui rifiuti in alcuni casi non sono state ancora ricevute dagli utenti, poiché inviate con grande ritardo dall’amministrazione.


Sono iniziate ad arrivare il 28 luglio e il fatto che la prima rata scadesse il 31 luglio ha fatto andare su tutte le furie i cittadini. Perché, come se non bastasse, la possibilità di pagamento è ridotta in sue sole rate, contro le tre dell’anno passato (luglio e 30 settembre) e i costi sono stati maggiorati in media del 20%. La causa è l’attivazione della procedura di predissesto per ripianare il debito di 10milioni e 788mila euro, che fa sì che il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti debba essere interamente coperto dagli utenti.

Da qui la lievitazione delle bollette da un minimo di 40 euro fino a superare i 100. Le lamentele sono rimbalzate sui social e registrate dalla stampa, riuscendo a suscitare una reazione nell’amministrazione, che si è affrettata a postare un avviso. Che per i più anziani che non utilizzano internet, tuttavia, è destinato a rimanere off limits.

“Desideriamo rassicurare la cittadinanza, che la scadenza della prima rata della Tari 2017, i cui bollettini stanno arrivando solo in questi giorni, è spostata al 15 agosto 2017 – si legge -. Eventuali pagamenti effettuati dopo il 31 Luglio, ma comunque eseguiti entro il nuovo termine del 15 agosto, non incorreranno, di conseguenza, in sanzioni o more. Ci scusiamo per l'inconveniente, ricordandovi che per qualsiasi info o chiarimento potrete rivolgervi all'ufficio tributi nella sede di Fara Sabina negli orari di apertura al pubblico ossia il lunedì dalle 9 alle 12 e il venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 17.30”.


A peggiorare la situazione è che agli aumenti non è corrisposto un efficientamento dei servizi. È soprattutto la raccolta dei rifiuti ingombranti a generare disagi ai cittadini che si trovano a fare i conti con un servizio che viene pagato ma del quale, in questo preciso momento storico, non possono usufruire. Telefonando, come ha fatto il Messaggero, al numero verde di Avr che gestisce il servizio dei rifiuti per sentirsi rispondere che “se ha urgenza di smaltire gli ingombranti le conviene chiedere ad un privato, perché ci vuole ancora un bel po’. Tre anni fa la media di ritiro era 10 15 giorni. In questo momento, da due mesi a questa parte, ci sono problematiche serie che rallentano molto il servizio. E il comune lo sa benissimo”. Dell’isola ecologica poi ancora non se ne parla. “No, sull’isola ecologica, al momento, nessuna novità, purtroppo”, chiosano da Avr. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero