Rieti, il Ct dell'Italvolley Mazzanti: «Le finali nazionali U16F una grande opportunità di rinascita per il territorio»

Davide Mazzanti
RIETI - La pallavolo per la rinascita. È questo il messaggio che le finali nazionali giovanili, organizzate dal Comitato Regionale Lazio e dal Comitato Territoriale di Roma...

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RIETI - La pallavolo per la rinascita. È questo il messaggio che le finali nazionali giovanili, organizzate dal Comitato Regionale Lazio e dal Comitato Territoriale di Roma della Federazione Italiana Pallavolo, vuole comunicare a tutto il territorio reatino. Ad Amatrice, Cittaducale, Contigliano e Rieti si terrà un grande evento di volley dal 28 maggio al 2 giugno, un torneo che mette in palio lo scudetto della categoria Under 16 femminile. Il countdown è già partito e anche il CT della Nazionale femminile di pallavolo vice campione del mondo, Davide Mazzanti, ha sottolineato l’importanza di un evento unico nel suo genere. «Sarà un torneo ricco di spunti e con tanti significati sociali, lo seguiremo con grande interesse nella speranza possa regalarci spettacolo dentro e fuori dal campo»

 
Davide Mazzanti cosa si aspetta da queste finali a Rieti?
«Ho delle aspettative molto alte. Questo evento va oltre la pallavolo, in tutti i sensi. Sarà un contenitore di socialità, agonismo, amicizia e voglia di rinascere. Quando accadono eventi come il terribile terremoto di Amatrice si finisce prima o poi per dimenticare, soprattutto quando purtroppo le telecamere si spengono. Lo sport, invece, ha questa magia: tenere i riflettori accesi, mostrando al tempo stesso le difficoltà delle persone e il lato bello della vita. Vogliamo essere vicini alla popolazione con questa manifestazione. Il territorio ha bisogno di speranza, di credere che ripartire sia possibile».
 
L’obiettivo è riaccendere la passione per la pallavolo?
«Rieti e la sua provincia hanno sempre coltivato la passione per il volley. So che negli ultimi anni c’è stata una crisi anche su questo versante e credo che l’occasione sia unica e irripetibile. La passione va alimentata con gli eventi. Portare la grande pallavolo giovanile qui è stata una scelta meravigliosa».
 
Parlando di contenuti tecnici, che categoria è l’Under 16?
«È uno snodo fondamentale per la crescita delle atlete. A questa età l’Italia sta esprimendo un ottimo livello di gioco e le società hanno iniziato a sviluppare quelle tematiche tecniche che noi proponiamo in Nazionale. Il territorio sta rispondendo bene e il Lazio, da questo punto di vista, è un’eccellenza. Di questo io e il mio staff siamo orgogliosi».
 
Dal 28 maggio al 2 giugno ci sarà da divertirsi?
«Ovviamente sì. Saranno delle finali spettacolari. Chi ama lo sport non può assolutamente mancare».
 
L’Italia femminile che lei allena è vice campione del mondo. È solo un punto di partenza?

«Quello che abbiamo fatto in Giappone con le ragazze è qualcosa di incredibile. C’è un ricordo indelebile di quella impresa. Il percorso ora non può arrestarsi, nelle giovanili ci sono tante ragazze di talento e noi vogliamo valorizzarne il più possibile. La Nazionale è giovane, può togliersi ancora tante soddisfazioni e siamo tutti trascinati da una grande voglia di far bene. Oggi abbiamo più consapevolezza nei nostri mezzi, ma non guarderemo al passato. La chiave del successo è volgere il proprio sguardo al futuro, magari partendo proprio da queste finali Under 16 dove ci saranno le campionesse di domani. L’obiettivo? Far emozionare ancora gli italiani». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero