Rieti, scuolabus: scontro totale sull’aumento delle tariffe

Scuolabus
RIETI - Non si placa lo scontro acceso dal gruppo consiliare di Rieti Città Futura sulle nuove tariffe per il trasporto a bordo degli scuolabus nel Comune di Rieti....

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RIETI - Non si placa lo scontro acceso dal gruppo consiliare di Rieti Città Futura sulle nuove tariffe per il trasporto a bordo degli scuolabus nel Comune di Rieti. Illustrati quest’estate prima in commissione e poi varati dalla giunta comunale, i nuovi importi diversificati in base all’Isee delle famiglie (rispetto a quello unico di 83 euro in vigore fino a giugno) e proposti al massimo del loro importo (200 euro) per i bambini non residenti nel Comune, hanno portato allo scontro il gruppo – e soprattutto il consigliere di minoranza Alessio Angelucci – con l’assessore ai Servizi sociali Giovanna Palomba, che ha replicato: «Le tariffe sono annuali e non, come sostiene l’opposizione, mensili». Rieti Città Futura torna però ad attaccare, proponendo la «copertura finanziaria al servizio di trasporto scolastico con risorse proprie», cioè del Comune di Rieti. «La Corte dei Conti - spiega Rieti Città Futura - ha chiarito che il trasporto scolastico è un servizio pubblico essenziale a garanzia del primario diritto allo studio, la cui mancata fruizione può inibire allo studente il raggiungimento della sede scolastica, con compressione del diritto costituzionalmente garantito. Per questo motivo gli enti locali possono dare copertura finanziaria al servizio di trasporto scolastico con risorse proprie, anche optando per la erogazione del servizio in forma gratuita. Nessuna norma obbliga ad aumentare le tariffe e la scelta del Comune di aumentarle del 240 per cento è un’autentica follia, che costringerà alcune famiglie a rinunciare al servizio». 

Insomma, a scuola gratis, con la copertura finanziaria del Comune: «Gli importi sono rateizzabili in due diversi momenti dell’anno – replica nuovamente la Palomba – Qualora poi si presentassero al Comune delle situazioni familiari non in grado di fronteggiare il versamento della quota annuale, sarà cura dei Servizi sociali valutare ogni singolo caso per capire se si renderà necessaria l’assistenza economica da parte del Comune per quelle famiglie». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero