Rieti, proseguono gli allenamenti degli Arieti in vista del campionato. Turetta: «Nuova avventura impegnativa». In programma almeno tre test

Gli allenamenti degli Arieti allo Iacoboni
RIETI - Da lunedì sera gli Arieti sono tornati a calpestare l’erba dello Iacoboni dopo la pausa estiva, in questo mese di preparazione li attende il duro lavoro da...

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RIETI - Da lunedì sera gli Arieti sono tornati a calpestare l’erba dello Iacoboni dopo la pausa estiva, in questo mese di preparazione li attende il duro lavoro da svolgere in vista del campionato di serie B. Ad oggi il roster amarantoceleste conta 29 ragazzi pronti a rendere onore ai colori della maglia, mentre si attende comunque l’arrivo di altri ragazzi in prova ed una probabile terza linea argentina il cui passato agonistico è certamente di rilievo e che potrebbe dare un alto contributo alla squadra.


«Quest’anno ci aspetta una nuova avventura, più impegnativa e più interessante - commenta l’allenatore Alessandro Turetta dopo il primo allenamento stagionale - Nonostante qualche assenza dovuta a qualcuno ancora in vacanza è già visibile un bel gruppo, col tempo vedremo serietà e continuità».

Riguardo il programma della preparazione continua Turetta: «Nelle prossime tre settimane ci attende una full immersion di sessioni d’allenamento dal lunedì al venerdì prima di prendere il normale ritmo di 3-4 allenamenti a settimana».

Per spezzare la monotonia la volontà della società è quella di organizzare alcune uscite di squadra in cui non verrà meno l’attività fisica ma che avranno contesti più stimolanti. In più in programma diverse amichevoli non ancora fissate sul calendario, le avversarie più probabili sono: Civita Castellana, Frascati R. Club e Paganica.

La storia ed il calibro delle future squadre avversarie rende senza dubbio molto impegnativo il percorso di questa stagione: «Affronteremo l’impegno del campionato con estrema serietà cercando di esprimere un gioco che sia divertente e costruttivo in vista del futuro, siamo fiduciosi» conclude Alessandro Turetta. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero