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RIETI - Una rete comunale efficiente, tracciamenti rapidi e lo sforzo civico dei cittadini. Ecco le armi con le quali i sindaci dei comuni reatini più colpiti dalla seconda ondata della pandemia stanno combattendo il virus. A Cantalice dove i contagiati hanno superato le 50 unità su una popolazione di 2mila e 700 abitanti dopo il video del sindaco Silvia Boccini in cui si richiamavano i cittadini ad attenersi scrupolosamente alle regole per scongiurare la zona rossa, la situazione appare ora più gestibile. «L’appello che ho fatto nei giorni scorsi è stato recepito dai cittadini – dice Silvia Boccini - Fino a quel momento, limitandosi a leggere in maniera asettica i bollettini, non avevano compreso la gravità della situazione. Nei prossimi giorni sicuramente ci saranno ancora positivi, ma grazie alla collaborazione della Asl che sta facendo un lavoro efficientissimo, stiamo circoscrivendo tutti i contatti. Speriamo che intensificando i tracciamenti riusciremo a contenere la diffusione del virus e che quello che i risultati si vedano nel medio lungo periodo».
A Cittaducale, i positivi attuali sono 74 e la maggior parte sono riferibili a gruppi familiari al cui interno ci sono dai 3 ai 5 contagiati. «Siamo riusciti a creare una rete capillare a livello comunale che, nel caso ce ne sia bisogno, riusce a raggiungere la cittadinanza, specie le categorie più fragili – assicura il sindaco Leonardo Ranalli - La stragrande maggioranza sono persone asintomatiche e stanno reagendo bene al virus. E’ un dato che ci conforta. Chiaramente quando nelle scuole ci sono positività si creano disagi, ma interveniamo sanificando, ponendo in quarantena: tutte cose che, ormai, rientrano nella routine. La guardia deve rimanere alta, perché i dati possono peggiorare. In questa fase, tanti passaggi del tracciamento sono saltati, perciò è essenziale il ricorso al senso civico. Chiediamo alle persone che avvertono sintomi riconducibili al Covid di autoisolarsi, non mandare i bambini a scuola in attesa di verificare di cosa si tratti. Precauzioni che in questo momento possono fare la differenza». A Contigliano invece il nodo resta sempre quello delle case di riposo, anche se rispetto alla prima ondata, quando il comune è stato zona rossa, la situazione è decisamente migliore. Ad oggi i positivi sono 52 e la quasi totalità proviene dalle residenze per anziani, osservate speciali dal Comune. «Stiamo lavorando moltissimo sul controllo delle case di riposo – spiega il sindaco Paolo Lancia – Nelle ultime settimane abbiamo dovuto prendere provvedimenti di sospensione nei confronti di 4 case di riposo che riguardano alcuni aspetti formali e che ci auguriamo possano a breve adeguarsi al pieno rispetto delle normative vigenti. Le ditte responsabili hanno inviato la nuova documentazione attualmente al vaglio. La situazione è molto delicata, ma rispetto a 10 giorni fa abbiamo 30 positivi in meno, ritengo che la situazione sia gestibile. Noi dal canto nostro cerchiamo di fare il numero maggiore di tamponi possibili. In Comune, tra dipendenti e amministratori, ne abbiamo fatti 30 che sono risultati tutti negativi».
A Borgorose la parola d’ordine è “tracciamento”. «Grazie a un laboratorio convenzionato - spiega il sindaco e presidente della Provincia Mariano Calisse - che esegue i test a 22 euro, da 15 giorni, quotidianamente, stiamo facendo 50 tamponi.
Il Messaggero