Rieti, Covid: la battaglia dei sindaci coraggio

Rieti, Covid: la battaglia dei sindaci coraggio
di Raffaella Di Claudio
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Martedì 24 Novembre 2020, 00:10

RIETI - Una rete comunale efficiente, tracciamenti rapidi e lo sforzo civico dei cittadini. Ecco le armi con le quali i sindaci dei comuni reatini più colpiti dalla seconda ondata della pandemia stanno combattendo il virus. A Cantalice dove i contagiati hanno superato le 50 unità su una popolazione di 2mila e 700 abitanti dopo il video del sindaco Silvia Boccini in cui si richiamavano i cittadini ad attenersi scrupolosamente alle regole per scongiurare la zona rossa, la situazione appare ora più gestibile. «L’appello che ho fatto nei giorni scorsi è stato recepito dai cittadini – dice Silvia Boccini - Fino a quel momento, limitandosi a leggere in maniera asettica i bollettini, non avevano compreso la gravità della situazione. Nei prossimi giorni sicuramente ci saranno ancora positivi, ma grazie alla collaborazione della Asl che sta facendo un lavoro efficientissimo, stiamo circoscrivendo tutti i contatti. Speriamo che intensificando i tracciamenti riusciremo a contenere la diffusione del virus e che quello che i risultati si vedano nel medio lungo periodo». 
A Cittaducale, i positivi attuali sono 74 e la maggior parte sono riferibili a gruppi familiari al cui interno ci sono dai 3 ai 5 contagiati. «Siamo riusciti a creare una rete capillare a livello comunale che, nel caso ce ne sia bisogno, riusce a raggiungere la cittadinanza, specie le categorie più fragili – assicura il sindaco Leonardo Ranalli - La stragrande maggioranza sono persone asintomatiche e stanno reagendo bene al virus. E’ un dato che ci conforta. Chiaramente quando nelle scuole ci sono positività si creano disagi, ma interveniamo sanificando, ponendo in quarantena: tutte cose che, ormai, rientrano nella routine. La guardia deve rimanere alta, perché i dati possono peggiorare. In questa fase, tanti passaggi del tracciamento sono saltati, perciò è essenziale il ricorso al senso civico. Chiediamo alle persone che avvertono sintomi riconducibili al Covid di autoisolarsi, non mandare i bambini a scuola in attesa di verificare di cosa si tratti. Precauzioni che in questo momento possono fare la differenza». A Contigliano invece il nodo resta sempre quello delle case di riposo, anche se rispetto alla prima ondata, quando il comune è stato zona rossa, la situazione è decisamente migliore. Ad oggi i positivi sono 52 e la quasi totalità proviene dalle residenze per anziani, osservate speciali dal Comune. «Stiamo lavorando moltissimo sul controllo delle case di riposo – spiega il sindaco Paolo Lancia – Nelle ultime settimane abbiamo dovuto prendere provvedimenti di sospensione nei confronti di 4 case di riposo che riguardano alcuni aspetti formali e che ci auguriamo possano a breve adeguarsi al pieno rispetto delle normative vigenti. Le ditte responsabili hanno inviato la nuova documentazione attualmente al vaglio. La situazione è molto delicata, ma rispetto a 10 giorni fa abbiamo 30 positivi in meno, ritengo che la situazione sia gestibile. Noi dal canto nostro cerchiamo di fare il numero maggiore di tamponi possibili. In Comune, tra dipendenti e amministratori, ne abbiamo fatti 30 che sono risultati tutti negativi». 
A Borgorose la parola d’ordine è “tracciamento”. «Grazie a un laboratorio convenzionato - spiega il sindaco e presidente della Provincia Mariano Calisse - che esegue i test a 22 euro, da 15 giorni, quotidianamente, stiamo facendo 50 tamponi.

Numeri elevatissimi per una popolazione di circa 5mila abitanti. Credo sia stata questa la nostra salvezza. Oggi abbiamo circa 60 positivi, quasi tutti con sintomi lievi, ma abbiamo vissuto momenti veramente difficili, in cui i malati di Covid hanno raggiunto le 100 unità. Invece così, tracciando i contatti dei positivi riusciamo a isolare subito i nuovi contagiati e a segnalare prontamente alla Asl per eseguire i molecolari».

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