Rieti, il centrosinistra locale prova a riorganizzarsi dopo il ko di un anno fa

Vincenzo Di Fazio
RIETI - Un anno dopo la sconfitta-beffa di Rieti e in piena tormenta fascio-grillo-leghista, il centrosinistra prova a rialzare la testa e a riprendersi l’attenzione...

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RIETI - Un anno dopo la sconfitta-beffa di Rieti e in piena tormenta fascio-grillo-leghista, il centrosinistra prova a rialzare la testa e a riprendersi l’attenzione dell’opinione pubblica e chissà, magari anche i consensi. «Dopo un anno di amministrazione Cicchetti credo che molti di quelli che votarono a destra si siano pentiti. C’è imbarazzo se non addirittura fastidio per tutto quello che avevano promesso in campagna elettorale e poi non hanno mantenuto – dice Simone Petrangeli, che negli ultimi tempi sembra aver recuperato un ruolo di leadership, almeno nell’opposizione – Noi ripartiamo dal nostro programma elettorale, e ripartiamo uniti».


Giovedì sera, in casa dei compagni socialisti il centrosinistra «largo» che lo sostenne al ballottaggio era al completo, da Costantino Renzi di Leu a Pino Strinati della componente civica. A spingere per una reunion anche il segretario dem Vincenzo Di Fazio (nella foto) e l’ex consigliere comunale Emanuele Donati. Alla chiamata di Ubertini e Fioravanti hanno risposto praticamente tutte le sigle del centrosinistra, tra consiglieri in carica ed ex amministratori usciti di scena un anno fa.

Donati spinge per una iniziativa pubblica, fosse anche una due giorni di festa, come si usava una volta: «Dobbiamo riprenderci lo spazio che ci compete in città con i temi nostri, e magari anche solo semplicemente facendo festa», dice. Di Fazio è più cauto: «Giusto tornare a fare iniziative pubbliche ma come momento di approdo dopo un percorso di studio e approfondimento dei problemi». Quanto al centrosinistra «non possiamo pensare di ricominciare da dove abbiamo perso, come se niente fosse. Sono stati fatti degli errori, ce lo dobbiamo dire. Serve iniziare un percorso nuovo, meglio se insieme anche se fatalmente le dinamiche nazionali del centrosinistra incideranno anche su quelle nostre locali».


Anche Gian Piero Marroni, ora sulle posizioni di Sinistra italiana, si è mostrato scettico sulla possibilità di tornare tutti insieme appassionatamente, vista l’estrema frammentarietà del quadro nazionale. Meglio dunque concentrarsi sulle questioni cittadine: i consiglieri comunali, specie i neofiti, accusano lo scarto che c’è tra il tran tran amministrativo e i temi che danno visibilità sui social. L’occhio e le orecchie degli ex amministratori sono invece sui conti comunali: l’ipotesi che infine il sindaco Cicchetti dichiari il dissesto non è del tutto accantonata, anche perché la dirigente del settore Finanziario sembra spingere verso quella direzione. C’è da prepararsi dunque ad ogni evenienza. E c’è la volontà di farlo insieme. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero