Aziende innovative nel Lazio, c'è la Ferrari Farm di Petrella Salto per la sua coltivazione idroponica

Nella foto a destra Giorgia Pontetti, titolare della Ferrari Farm
RIETI - Il presidente del consiglio regionale del Lazio, Mauro Buschini, ha conferito il riconoscimento “Made in Lazio” a cinque aziende della regione, una per...

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RIETI - Il presidente del consiglio regionale del Lazio, Mauro Buschini, ha conferito il riconoscimento “Made in Lazio” a cinque aziende della regione, una per ciascuna provincia, che si sono contraddistinte per originalità, innovazione, coraggio e capacità di essere protagoniste nel Lazio e nel mondo.


“Made in Lazio” vuole rappresentare quindi, anche la vicinanza dell’istituzione regionale al sistema produttivo dei territori, alle 660mila imprese in gran parte medio piccole, che rappresentano il motore dell’economia, ma anche dei talenti della nostra regione.

Per la nostra provincia è stata premiata Giorgia Pontetti di Ferrari Farm, azienda di Petrella Salto (www.ferrarifarm.com)

La Ferrari Farm, piccola azienda agricola innovativa inaugurata cinque anni fa a Petrella Salto, (due soci lavoratori e due dipendenti), ha progettato e realizzato un impianto di coltivazione idroponica unico in Europa, costituito da 2 serre ed 1 fitotrone, che oltre a non far uso di terra non utilizza la luce solare, ma è illuminato a led. L’innovativo impianto per la coltivazione di piante sia da foglia che da frutto (pomodori, basilico, fragoline, peperoncino, melanzane) si affianca alla produzione “tradizionale” e biologica dell’azienda stessa. L’idea è di Giorgia Pontetti, ingegnere elettronico ed astronautico, da sempre appassionata di natura e agricoltura.


Le serre utilizzate per la coltivazione idroponica sono ermetiche, non si verifica quindi nessuno scambio con l’ambiente esterno, e sterili, in quanto aria e acqua sono sterilizzate con lampade UV, oltre che completamente computerizzate, permettendo così produzioni indipendenti dalle condizioni climatiche esterne e senza inquinamento ambientale. Il clima interno, gestito da computer, garantisce le condizioni ottimali per la crescita delle piante, comandando uno speciale impianto che regola temperatura, umidità relativa e CO2, mentre l’irrigazione, gestita da computer, si basa sulla distribuzione di sali minerali con le acque di irrigazione, a “ciclo chiuso” per ridurre al minimo il consumo di acqua. In ogni istante, tutti i giorni e per tutta la vita della pianta, il sistema computerizzato automatico comanda e controlla sia il clima che le irrigazioni in accordo con quella che viene definita la “ricetta di coltivazione”.
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Il Messaggero