Una Venezia in lutto aspetta il ritorno della 'suà Valeria, per dare l'ultimo saluto alla ricercatrice della Sorbona diventata l'unica vittima italiana del massacro...
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Resta, tuttavia, da effettuare l'autopsia sul corpo della studentessa ventottenne, una delle 89 vittime dell'attacco alla sala concerto parigina. «Non risulta che l'esame sia stato ancora effettuato» ha detto stasera il Console generale d'Italia a Parigi, Andrea Cavallari. Per questo manca una ricostruzione esatta delle circostanze in cui Valeria ha trovato la morte: non si sa con precisione in che punto della sala sia caduta sotto il fuoco del commando jjhadista, quanti colpi l'abbiano raggiunta, quando i 4 terroristi (tre suicidatisi, uno ucciso nel blitz delle teste di cuoio francesi) hanno fatto irruzione al 'Bataclan' sparando all'impazzata con fucili Ak 47.
È probabile che Valeria stesse fuggendo, dall'interno verso l'ingresso della sala, e sia stato qui che ha perso il contatto con i tre amici. Particolari, tecnicismi utili alle indagini che in queste ore non hanno importanza per i familiari. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero