«Quella contro il terrorismo è una battaglia senza frontiere, nella quale bisogna sempre avere riguardo per la libertà». Lo ha detto il presidente della Camera, Laura...
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La presidente della Camera in Tunisia ha avuto una serie di incontri a livello istituzionale e politico. Poi ha incontrato le donne della società civile tunisina, protagoniste della transizione democratica, e ha visitato il Museo del Bardo, dove la settimana scorsa in un attentato sono stati uccise 21 persone (fra cui 4 italiani), oltre ai due terroristi. «Spero che i segni delle pallottole non vengano cancellati. Dalla memoria si può solo imparare», ha detto la presidente della Camera.
«La Tunisia ha avviato un percorso di democratizzazione dal 2011 che deve essere sostenuto da tutti i Paesi europei, in primis dall'Italia», ha aggiunto Boldrini: «Dobbiamo dimostrare la vicinanza concreta, l'alternativa al reclutamento dei giovani (nella jihad, ndr) è dare loro una prospettiva di sviluppo. Sta ai Pesi dell'Ue prendere in serissima considerazione questo aspetto».
Il presidente del Parlamento tunisino, dal canto suo, ha rilevato che tra Tunisia e Italia c'è «una storia comune» e che la minaccia dell'Isis è «globale». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero