Saranno feste blindate, con l'allerta ai massimi livelli. I recenti episodi di terrorismo hanno come sempre mobilitato la macchina della sicurezza e il ministero...
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Personale di polizia e carabinieri in borghese circoleranno per i mercatini di Natale. E soprattutto l'affluenza alle manifestazioni di piazza verrà contingentata. Insomma, se la Questura di Roma ha stabilito che piazza Navona non potrà contenere più di 10.250 persone in occasione del mercatino che partirà il 15 dicembre, altrettanto hanno fatto a Verona, a Venezia e in diverse città del Nord Italia. Grandi eventi con accessi limitati dai contapersone, così come è stato per il concerto di Vasco a Modena e in tutte le altre adunate musicali. Con il particolare che nella Capitale saranno gli operatori - pena la decadenza della concessione - a garantire il servizio di presidio della piazza con 38 addetti alla vigilanza e le ambulanze private.
IL COMITATO
Le disposizione del Viminale sono ancora di carattere generale, perché la circolare per le feste non è stata emessa. Probabilmente le regole da seguire verranno stabilite durante il Cnosp, il Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica, che dovrebbe tenersi tra la fine e l'inizio della prossima settimana. Oggi, invece si svolgerà il Casa, il Comitato analisi strategica, durante il quale si discuterà di terrorismo e minacce. In questi giorni l'Isis sta lanciando i suoi avvertimenti attraverso i canali online, con gli obiettivi sempre legati alla religione, al Papa. Dunque, al Vaticano. Così che il questore Guido Marino ha disposto di rinforzare, non soltanto i controlli all'esterno di San Pietro e davanti a tutti i luoghi sacri, ma anche di «intensificare la vigilanza delle Ville pontificie di Castelgandolfo, specie - è scritto nella circolare - in occasione dell'eventuale soggiorno del Sommo pontefice».
Controlli serrati nelle principali strade dello shopping e del turismo. Attenzione speciale ai maggiori centri commerciali, dove nel prossimo week-end sono attese fino a 95 mila presenze giornaliere. In questo caso è attivo un canale diretto tra i responsabili della sicurezza dei singoli megastore e i commissariati o caserme di zona; i principali store stanno assicurando, oltre alla normale vigilanza privata in divisa un servizio di intelligence privata, con personale specializzato in borghese. Giovedì, poi, è previsto un incontro al ministero dello Sviluppo economico della speciale Commissione prefettizia, per la messa in rete delle migliaia di telecamere esistenti nella Capitale. Un'operazione resa ancora più urgente dagli ultimi fatti di New York. Al momento polizia e carabinieri hanno accesso diretto (oltre ai loro dispositivi) a circa 1400 delle oltre 4 mila telecamere di Roma Capitale.
I MOVIMENTI
Le grandi città, poi, hanno anche altri problemi da affrontare: ambasciate israeliane, americane, Comunità ebraiche, rese maggiormente sensibili dopo l'annuncio del presidente Trump di trasferire la sede diplomatica a Gerusalemme. E rimane alto l'allarme per il mondo antagonista e i movimenti anarchici «inclini - scrive il Viminale - a strumentalizzare tematiche legate a economia, emergenza abitativa, no grandi opere, flussi migratori». Senza contare la criminalità diffusa, in questo periodo molto attiva. Visto - concludono - che «c'è una maggiore circolazione di denaro e merci, maggiori giacenze di liquidità in istituti bancari e in uffici postali». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero