Sochi, fermate e rilasciate tre Pussy Riot: interviene Amnesty International

Sochi, fermate e rilasciate tre Pussy Riot: interviene Amnesty International
Nadezhda Tolokkonikova, la leader delle Pussy Riot, ha twittato di essere stata fermata a Sochi vicino alla chiesa di S. Michele Arcangelo insieme a Maria Aliokhina e ad...

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Nadezhda Tolokkonikova, la leader delle Pussy Riot, ha twittato di essere stata fermata a Sochi vicino alla chiesa di S. Michele Arcangelo insieme a Maria Aliokhina e ad un'altra componente della band. «Ora ci portano alla stazione di polizia perchè ci troviamo a Sochi», scrive.Con una raffica di 'cinquettii', la Tolokhonnikova ha riferito inizialmente che lei e le due compagne erano state fermate per furto, poi per il fatto di essere a Sochi. «Al momento del fermo non facevamo alcuna azione, stavamo semplicemente passeggiando per Sochi», scrive su twitter, aggiungendo che «è stata usata la forza» da parte dei poliziotti. Inoltre Nadezhna racconta che «in due giorni abbiamo fatto 20 ore in stazioni di polizia e Fsb (i servizi segreti russi, ndr), siamo riuscite però a fare miracolosamente alcune esibizioni olimpiche sfuggendo ai pedinatori». «Così è la Sochi olimpica, ora ci portano nella stazione di polizia di Adler», aggiunge.




Amnesty International ha chiesto alle autorità russe di rilasciare immediatamente nove persone arrestate nel centro di Sochi. Tra queste figurano le due ex «prigioniere di coscienza» del gruppo Pussy Riot, Nadezhda Tolokonnikova e Maria Alyokhina, che hanno denunciato di essere state fermate per la terza volta in tre giorni. L'arresto di oggi, secondo le autorità, sarebbe legato a un furto nell'hotel in cui le due Pussy Riot alloggiavano. Le due attiviste hanno dichiarato di essere state arrestate per impedire loro di realizzare un video musicale che avevano intenzione di girare, dal titolo «Putin v'insegnerà come amare la vostra Madrepatria». «Nella Russia di Putin, le autorità hanno trasformato i cerchi olimpici in manette per bloccare la libertà d'espressione» ha dichiarato John Dalhuisen, direttore del Programma Europa e Asia centrale di Amnesty International in una nota.



Sono state rilasciate dalla polizia le tre Pussy Riot, dopo essere state fermate nell'ambito delle indagini su un presunto furto in hotel. Lo rende noto su Twitter una di loro, Nadia Tolokonnikova. Poco prima gli investigatori avevano riferito di non aver mosso alcuna contestazione a tutte le persone interpellate.
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Il Messaggero