Città del Vaticano - Il Vaticano ha (finalmente) disposto l'arresto di monsignor Carlo Alberto Capella, il numero tre della nunziatura a Washington fino al settembre...
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Nel settembre scorso il Vaticano lo aveva sottratto alla giustizia americana e alla polizia canadese che aveva spiccato un mandato di arresto. Il monsignore durante una vacanza in Canada, ospite di una parrocchia, aveva scaricato e condiviso parecchio materiale pedo-pornografico. Le accuse contro di lui erano pesanti. Negli Usa e in Canada la legge a tutela dei minori è particolarmente severa.
In questi mesi in Vaticano monsignor Capella viveva nello stesso appartamento che era stato abitato dal nunzio apostolico polacco, Wielosowski, un altro prelato arrestato e sotto processo per una storia di abusi su minori nella Repubblica Dominicana. Capella aveva ampia libertà di movimento tanto che è stato visto uscire diverse volte dallo Stato Vaticano.
Il mandato di arresto emesso a suo carico da parte delle autorità canadesi si riferiva a fatti avvenuti nel dicembre 2016, a Windsor, in Ontario. Proprio la polizia di Windsor è titolare di un'inchiesta su un colossale giro di pedopornografia su Internet, in seguito a una segnalazione del Centro nazionale di coordinamento contro lo sfruttamento dei bambini. Secondo le accuse della polizia di Windsor, Capella avrebbe utilizzato il computer della chiesa locale per scaricare e diffondere materiale pedopornografico. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero