CITTA' DEL VATICANO - Basta navigare su Ebay o Catawiki, il più grande portale d'aste on line del mondo, per intuire perché Papa Francesco ha rivisto in...
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Il settore è regolato da un ufficio della Congregazione delle Cause dei Santi che ha il compito «di controllare e certificare le reliquie. Si tratta di passaggi molto minuziosi che prevedono diverse operazioni: ricognizione canonica, prelievo di frammenti e confezione di reliquie, traslazione dell’urna e alienazione delle reliquie. Vengono considerate «reliquie insigni» il corpo dei Beati e dei Santi o le parti notevoli dei corpi oppure l’intero volume delle ceneri derivanti dalla cremazione. Vanno custodite «in apposite urne sigillate» in luoghi in cui si possa «garantire la sicurezza, rispettare la sacralita’ e favorire il culto». Sono considerate «reliquie non insigni» piccoli frammenti del corpo. Devono essere possibilmente «custodite in teche sigillate». Vanno conservate e onorate «con spirito religioso, evitando ogni forma di superstizione e di mercimonio». Difficile però impedire il profluvio di offerte commerciali che sono presenti in tante aste on line. Per accaparrarsi reliquie antiche in buone condizioni si parte da qualche centinaia di euro fino a mille euro. Si possono trovare frammenti di san Vincenzo, santa Filomena, santa Paula Vidua, santa Teresa e persino pezzettini del legno della croce che non saranno mai certificati. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero