Papa Francesco 'commissaria' Medjugorie, i pellegrinaggi ufficiali possono partire

Papa Francesco 'commissaria' Medjugorie, i pellegrinaggi ufficiali possono partire
Città del Vaticano - In Vaticano si chiama, tecnicamente parlando, «visitatore apostolico a tempo indeterminato» ma di fatto l’incarico permanente che...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Città del Vaticano - In Vaticano si chiama, tecnicamente parlando, «visitatore apostolico a tempo indeterminato» ma di fatto l’incarico permanente che Papa Francesco ha affidato a un vescovo polacco l’anno scorso rendendolo stabile con la decisione odierna, significa che il santuario di Medjugorie è stato sottoposto da un controllo permanente. Una specie di commissariamento. Sono anni che Medjugorie per quello che rappresenta e ciò che è diventata – una meta che attrae milioni e milioni di fedeli all’anno, generando anche autentiche conversioni – dà grattacapi alla Chiesa. Prima li ha dati a Giovanni Paolo II, poi a Benedetto XVI che aveva istituito una commissione teologica per verificare l’autenticità delle apparizioni, senza che sia mai stato pubblicato il contenuto finale, infine la grana è passata per competenza  a Francesco che di suo non crede a una Madonna che fa la postina e diffonde messaggi a una certa ora prestabilita. Insomma, Medjugorie è un rompicapo che finora è stato al centro di contese e di speculazioni, e pertanto necessitava di un esame almeno sulle attività pastorali esistenti. La relazione teologica sulla autenticità delle apparizioni faceva distinzione dalle prime, avvenute nel 1981, mentre stava implodendo la ex Jugoslavia, da quelle che poi sono seguite e che ancora continuano attraverso i veggenti.


La nomina di monsignor Henryk Hoser a visitatore permanente e definitivo non si tratta di un riconoscimento riguardo all'autenticità delle apparizioni, sulle quali permangono i dubbi di Francesco. Si tratta di normalizzare un fenomeno religioso enorme, regolarizzando l’attività pastorale e i pellegrinaggi che ancora non vengono ufficialmente autorizzati. Il vescovo di Mostar Ratko Peric - sotto la cui giurisdizione si trovava fino a ieri Medjugorje – è sempre stato contrarissimo a riconoscere qualsiasi credibilità al fenomeno, contestando persino le risultanze della commissione istituita da Benedetto XVI che sottolineava l’esistenza di alcuni elementi di soprannaturalità almeno nelle prime apparizioni.

Adesso la missione del Visitatore apostolico permanente ha la «finalita' di assicurare un accompagnamento stabile e continuo della comunita' parrocchiale di Medjugorje e dei fedeli che vi si recano in pellegrinaggio, le cui esigenze richiedono una peculiare attenzione». Hoser avra' residenza a Medjugorie.


«Il culto di Medjugorje e' autorizzato. Non e' proibito e non deve svolgersi di soppiatto. La mia missione consiste precisamente nell'analizzare la situazione pastorale e nel proporre delle migliorie», ha dichiarato lo stesso Hoser, che ha lasciato gia' qualche mese fa il precedente incarico di arcivescovo di Warsawa in Polonia. «Da oggi, le diocesi e altre istituzioni possono organizzare pellegrinaggi ufficiali. Non ci sono piu' problemi', ha aggiunto l'arcivescovo rivelando che la Commissione per l'analisi delle apparizioni di Medjugorje, che Benedetto XVI aveva affidato al cardinal Camillo Ruini, avrebbe dato parere favorevole».
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero