Città del Vaticano Francesco sarà il terzo pontefice nella storia a visitare la Sinagoga di Roma: la visita avverrà al Tempio Maggiore degli ebrei,...
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I rapporti di Bergoglio con l’ebraismo sono più che buoni, tuttavia il recente riconoscimento dello Stato Palestinese ha creato qualche grattacapo. Alcuni mesi fa un tribunale ebraico comprendente 71 rabbini ha scritto una lettera a Papa Francesco invitandolo a rivedere la sua posizione. L’indiscrezione era arrivata dal quotidiano panarabo "al Quds al Arabi" edito a Londra da Dimiti Daliani, membro dell'Assemblea Rivoluzionaria del Movimento palestinese al Fatah. Il rabbino di Segni, poco tempo dopo, in una intervista aveva definito il messaggio di Papa Francesco un po’ problematico perché ripropone l’idea che con l’arrivo di Gesù, il Dio dell’Antico Testamento è cambiato: prima era severo e vendicativo, poi è diventato il Dio dell’amore. “Quindi, gli ebrei sono giustizialisti e i cristiani buoni e misericordiosi. È un’aberrazione teologica molto antica, che è rimasta una sorta di malattia infantile del cristianesimo". In particolare, secondo Di Segni, benché questo Papa sia "molto interessante" e benché con lui "si riesca a dialogare", permane l’uso di una terminologia offensiva, come il termine farisei che potrebbe rafforzare il pregiudizio in un pubblico non preparato.
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Il Messaggero