Dopo quasi 24 ore di caccia all'uomo è stato fermato il presunto killer sospettato dell'assalto di ieri sera nella casa di riposo per anziani monaci e missionari di...
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Nella residenza dei religiosi in pensione l'allarme è scattato ieri sera intorno alle 21.45, quando un'assistente sanitaria ha chiamato la polizia per segnalare l'irruzione di un uomo incappucciato e armato di un coltello e di un fucile a canne mozze. L'assalitore l'aveva prima legata e imbavagliata lasciandola a terra, ma lei è riuscita a liberarsi e a comporre il numero di emergenza. Nel frattempo, colui che più che un jihadista sembra essere uno squilibrato legava e imbavagliava Catherine, un'altra donna di 54 anni responsabile della lavanderia, che ha poi ucciso con tre colpi di pugnale. Madre di un ventenne, è stata ritrovata in una pozza di sangue. Da ieri notte le ricerche del fuggitivo sono andate avanti senza sosta, con la mobilitazione di almeno 130 gendarmi e di un elicottero. Chiunque circolasse nella zona è stato fermato ai check-point e fatto scendere per verificare l'interno di ogni auto di passaggio. Oggi, il presidente Francois Hollande ha reso omaggio all'operato delle forze dell'ordine mentre la diocesi di Montpellier si è detta sotto choc per il violento assalto all'ospizio in cui risiedono una sessantina di anziani missionari in Africa spesso con problemi di salute o di vecchiaia. Nessuno di loro ha meno di 75 anni.
Nella Francia in stato d'emergenza per l'allerta terrorismo emergono intanto nuovi dettagli sull'attentato sventato del primo dicembre dopo l'arresto lo scorso fine settimana tra Marsiglia e Strasburgo di una rete di potenziali jihadisti, quattro francesi e un marocchino, sul punto di passare all'azione.
Il Messaggero