"Marco Biagi non pedala più" e ancora "Onore a Mario Galesi". Sono solo due delle agghiaccianti e infamanti scritte tracciate sui muri...
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Le foto stanno facendo il giro dei social network, raccogliendo molti commenti di indignazione e condanna. Queste le scritte oggi sui muri della facoltà di Economia a Modena. Questa la ragione del perché ricordare Marco Biagi. Non uno stanco rituale ma una battaglia di verità. Una morte assurda e ingiusta, maturata in un clima di odio e intolleranza che purtroppo non è scomparso« scrive su Twitter il giuslavorista Michele Tiraboschi, assistente di Biagi quando insegnava e considerato colui che ha raccolto la sua eredità professionale.
«Lo Stato ha abbandonato mio padre. Mio padre aveva una scorta fino a pochi mesi prima di essere ucciso, fino al novembre del 2001. Per cui penso che il fatto che gli sia stata tolta senza motivo o comunque con una grande sottovalutazione del pericolo sia una cosa molto grave». Così il figlio di Marco Biagi, Lorenzo, è tornato sul caso della mancata scorta al giuslavorista ucciso a Bologna dalla Nuove Br. «Spero - ha aggiunto Lorenzo a margine del ricordo del padre a pochi metri dal luogo dell'omicida - che questo non capiti più ad altre persone o altre figure come lui». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero