All'indomani della diffusione sul web di un altro agghiacciante video dell'Isis contro i Paesi della coalizione, Europol lancia l'allarme: «Lo Stato islamico sta...
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«Sappiamo che hanno una forte capacità di mettere a segno attentati su larga scala - spiegava in mattinata Rob Wainwright -. Tutti i Paesi Ue lavorano per prevenire». Per Europol, oggi «ci sono tutte le ragioni» per aspettarsi che l'Isis «possa condurre di nuovo un attacco in Europa, in particolare in Francia, con lo scopo di provocare morti di massa tra la popolazione civile». I servizi di intelligence, inoltre, suggeriscono che il Califfato abbia sviluppato «un commando di azione esterna addestrato per attacchi stile forze speciali nello scenario internazionale». Gli attacchi «colpiranno in modo prioritario obiettivi ordinari (la società civile, ndr) a causa dell'impatto che questo genera», ha avvertito ancora Interpol, rivelando che ad una «significativa proporzione» delle migliaia di foreign fighters pronti a colpire l'Europa (almeno il 20%) erano stati diagnosticati problemi mentali prima di arruolarsi, mentre l'80% ha avuto precedenti penali. Reagendo questa mattina al video con alcuni degli attentatori del 13 novembre, il presidente francese Francois Hollande ha dichiarato che nessuna minaccia farà dubitare Parigi sulla necessità di continuare i raid su Siria e Iraq. Il filmato, lungo 17 minuti, presentato come una produzione Isis, formula minacce all'Occidente, in particolare alla Francia, ma anche a Roma e alla Gran Bretagna.
«Niente ci terrorizzerà - ha detto Hollande - nessuna minaccia farà dubitare la Francia di quello che deve fare per la guerra contro il terrorismo».
Il Messaggero