Isis, l'allarme dell'Europol: «Programmati attacchi su larga scala in Europa»

Isis, l'allarme dell'Europol: «Programmati attacchi su larga scala in Europa»
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Lunedì 25 Gennaio 2016, 13:39 - Ultimo aggiornamento: 19:25
All'indomani della diffusione sul web di un altro agghiacciante video dell'Isis contro i Paesi della coalizione, Europol lancia l'allarme: «Lo Stato islamico sta programmando attacchi su larga scala in Europa», ha avvertito il direttore dell'organismo Ue Rob Wainwright a margine della riunione dei ministri dell'Interno dei 28 ad Amsterdam. Il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha assicurato che sul terrorismo Roma ha fatto «un lavoro di prevenzione che fino ad ora ha funzionato» e che al momento «non c'è una minaccia specifica e concreta per l'Italia».

«Sappiamo che hanno una forte capacità di mettere a segno attentati su larga scala - spiegava in mattinata Rob Wainwright -. Tutti i Paesi Ue lavorano per prevenire». Per Europol, oggi «ci sono tutte le ragioni» per aspettarsi che l'Isis «possa condurre di nuovo un attacco in Europa, in particolare in Francia, con lo scopo di provocare morti di massa tra la popolazione civile». I servizi di intelligence, inoltre, suggeriscono che il Califfato abbia sviluppato «un commando di azione esterna addestrato per attacchi stile forze speciali nello scenario internazionale». Gli attacchi «colpiranno in modo prioritario obiettivi ordinari (la società civile, ndr) a causa dell'impatto che questo genera», ha avvertito ancora Interpol, rivelando che ad una «significativa proporzione» delle migliaia di foreign fighters pronti a colpire l'Europa (almeno il 20%) erano stati diagnosticati problemi mentali prima di arruolarsi, mentre l'80% ha avuto precedenti penali. Reagendo questa mattina al video con alcuni degli attentatori del 13 novembre, il presidente francese Francois Hollande ha dichiarato che nessuna minaccia farà dubitare Parigi sulla necessità di continuare i raid su Siria e Iraq. Il filmato, lungo 17 minuti, presentato come una produzione Isis, formula minacce all'Occidente, in particolare alla Francia, ma anche a Roma e alla Gran Bretagna.

«Niente ci terrorizzerà - ha detto Hollande - nessuna minaccia farà dubitare la Francia di quello che deve fare per la guerra contro il terrorismo».
In occasione degli attentati a Parigi Europol, col nuovo Centro europeo di antiterrorismo (Ectc) che è stato ufficialmente inaugurato oggi, ha messo in piedi la 'Task force fraternite«, di cui fanno parte 60 operatori. Il lavoro si è focalizzato su un'analisi full time degli attacchi, dei dettagli investigativi, dell'intelligence finanziaria e delle comunicazioni on-line, identificando le lacune degli 007 e le implicazioni per la politica di antiterrorismo. Intanto, Parigi si appresta a pubblicare un manuale per sperare di sopravvivere nella malaugurata ipotesi di un attacco chimico. Tra le regole elencate nel nuovo vademecum illustrato, rivela le Figaro, c'è quella di allontanarsi immediatamente da fumi sospetti, avanzare controvento e coprire bocca e naso con una sciarpa, meglio se bagnata. Mentre rispunta il nome del francese Salim Benghalem. Secondo il Terrorism Research and Analysis Consortium (Trac) sarebbe lui e non il belga Abdelhamid Abaaoud l'architetto degli attentati che hanno causato 130 morti a Parigi. Secondo De Morgen, il francese processato in sua assenza a Parigi sarebbe ancora in Siria e preparerebbe nuovi attacchi. Insieme a Mehdi Nemmouche, il presunto attentatore al museo ebraico di Bruxelles, Benghalem è stato uno dei carcerieri dei quattro giornalisti francesi liberati in aprile 2014 dopo dieci mesi di sequestro. Benghalem è anche uno degli obiettivi prioritari dei raid francesi. Secondo il quotidiano Le Monde, sarebbe stato colpito da un bombardamento l'8 ottobre scorso nel feudo di Raqqa.
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