Germania, il killer del bambino si consegna: «Chiamate la polizia, sono io l'assassino»

Germania, il killer del bambino si consegna: «Chiamate la polizia, sono io l'assassino»
«Io sono il ricercato, per favore chiami la polizia». Così il killer del bambino ricercato in Germania si è rivolto al proprietario di un fast food,...

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«Io sono il ricercato, per favore chiami la polizia». Così il killer del bambino ricercato in Germania si è rivolto al proprietario di un fast food, consegnandosi di fatto alle forze dell'ordine. Marcel Hesse, che ha ucciso lunedì un bambino di 9 anni, vicino di casa, poi si è dato alla fuga. Prima e dopo l'omicidio, il giovane ha chattato su darknet, la rete virtuale privata, originariamente creata per proteggere privacy e dissidenti politici ma oggi sempre più utilizzata dal cybercrimine, pubblicando un filmato del delitto.


Ma c'è già un altro giallo: dichiarandosi al telefono come il killer del bambino, il ragazzo ha anche segnalando un incendio in un appartamento, dove gli agenti - ha fatto sapere il portavoce della polizia, Gunnar Wortmann, hanno trovato altri due cadaveri. L'assassino, rivela la polizia, si è lasciato dietro circa 1.400 indizi e prima di farsi arrestare, aveva provocato anche un allarme in una clinica, dove oggi era stato segnalato e che è stata sgomberata e perquisita a fondo, e ieri di una scuola. Un incubo dal quale ora la gente sente di essersi liberata: stasera gli abitanti di Herne sono scesi in strada per manifestare il proprio senso di liberazione quando si è diffusa la notizia dell'arresto Marcel Hesse faceva davvero paura e gli inquirenti ritengono possibile che potesse colpire ancora. E potrebbe in effetti averlo già fatto nell'appartamento dato alle fiamme.

E un altro messaggio trovato in rete a suo nome, relativo al presunto omicidio di una donna - per ora non confermato - ha inquietato ancora di più forze dell'ordine e opinione pubblica. Il soggetto è «pericoloso», ha fatto sapere in più modi la polizia, «chi dovesse incontrarlo è invitato a non prendere iniziative personali e a non rivolgersi a lui». L'indicazione era quella di «chiamare immediatamente la polizia». «Ho ucciso il figlio dei miei vicini di casa, non sto male, solo mi sanguina un pò la mano», aveva scritto martedì su Darknet il diciannovenne, che la sorella ha definito in passato un «completo psicopatico», stando alla Bild.


L'annuncio del delitto è stato corredato di foto agghiaccianti del piccolo vicino di casa che, stando all'autopsia, sarebbe stato accoltellato con decine di colpi, mentre non vi sarebbe traccia di abusi. Il suo corpicino in un lago di sangue è stato ritrovato dal compagno della madre in cantina. «Non scorderò mai quella immagine», ha detto l'uomo alla Bild. E c'è un altro misterioso messaggio, postato ieri da qualcuno che ha dichiarato di essere Marcel Hesse e di aver ucciso una donna: «Ho combattuto con una bestia di 120 chili, ha opposto più resistenza del bambino». Tuttavia nessuno ha sporto denuncia finora della scomparsa di una donna.
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Il Messaggero