Roma - Violenze, soprusi, botte, odio e quel senso del possesso che rende ciechi mariti, fidanzati, amanti. Il risultato è che aumentano i casi di femminicidio in Italia....
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La strage non accenna a placarsi: nel 2016 in Italia sono state uccise 115 donne, cinque in meno rispetto al 2015, 117 sono state le vittime nel 2014 e ben 138 nel 2013. «La legge sullo stalking, che ha certamente il merito di aver regolamentato un fenomeno che sino a meno di dieci anni fa era ignoto per il nostro sistema giudiziario, presenta ancora oggi - spiega l'avvocato Lorenzo Puglisi di Sos Stalking - lacune che meritano di essere colmate: manca un piano ben definito per la riabilitazione degli stalker che spesso, spinti da una dipendenza affettiva, non hanno strumenti idonei a placarsi autonomamente. E' indispensabile istituire un network tra Sert, Consultori di zona e Servizi sociale per istituire dei veri e propri percorsi senza i quali il rischio di recidiva resta molto elevato».
Il bilancio varia da regione a regione e, le morti confermano il triste primato della Lombardia, con il numero piu' alto di donne assassinate, 11, seguita poi da Campania (6), Piemonte (5), Lazio (4) e Toscana (3). Due i casi di femminicidio registrati in Liguria, Veneto, Abruzzo e Calabria, mentre le restanti Puglia, Basilicata, Marche, Emilia-Romagna, Trentino Alto-Adige, Friuli Venezia-Giulia e Sicilia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero