I vertici delle istituzioni e gli amici di una vita, i leader di partiti ormai usciti di scena, i monaci tibetani, i giovani militanti: il caleidoscopico mondo che ha segnato la...
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Ieri, intanto, è stato soprattutto il giorno del dolore. A vegliare sulla salma del vecchio leader - giacca e jeans blu, cravatta rossa e pashmina tibetana bianca e con l'inseparabile «braccialetto da ergastolano» al polso - c'erano i compagni di sempre. Emma Bonino, silente e quasi impietrita, sedeva alle spalle della bara e abbozzava un sorriso a chi correva ad abbracciarla. Laura Harth e Matteo Angioli, sconvolti dal dolore e dalle lacrime, attendevano in piedi i visitatori assieme a militanti o ex militanti di lungo corso, da Francesco Rutelli a Rita Bernardini da Sergio D'Elia alla compagna di sempre Mirella Parachini. E' arrivato, subito dopo la presidente della Camera Laura Boldrini, il premier Matteo Renzi e Bernardini gli ha ricordato come, un giorno, l'allora sindaco di Firenze fu sgridato da Pannella dopo essersi rifiutato di firmare alcuni referendum sulla giustizia. «Omaggeremo Pannella portando avanti certe sue battaglie anche a livello internazionale», ha assicurato il premier in serata mentre, a Montecitorio, il lungo addio a Pannella si arricchiva di protagonisti.
C'erano Achille Occhetto e Susanna Camusso, il ministro della Giustizia Andrea Orlando e Roberto Giachetti.
Il Messaggero