Tra gli italiani feriti nell'attentato di questa mattina nella stazione della metropolitana di Maelbeek, a Bruxelles, c'è Chiara Burla, una ragazza di 24 anni...
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«Non so se è stato un miracolo, o semplicemente fortuna. So solo che sono sopravvissuta e che ho riportato solo leggere ferite, mentre un paio di vagoni avanti si sono contati i morti. Il mio pensiero va ora a loro», ha detto la giovane donna. Stava sul treno della metropolitana che è saltato. «Ricordo l'esplosione, il buio, le urla», dice all'ANSA. «Adesso non vedo l'ora di tornare a casa. Mi interessa solo questo».
La giovane è rimasta colpita dalla porta di un vagone della metro, divelto dallo spostamento d'aria: ha riportato contusioni e ferite al torace e al viso, ma in modo lieve, secondo quanto si è appreso dai suoi parenti. Medicata al pronto soccorso di un ospedale di Bruxelles, e già stata dimessa ed è tornata nell'appartamento che divide con altre ragazze.
Nel Vercellese vivono i suoi genitori: «Siamo riusciti a scambiare poche parole con nostra figlia subito dopo che abbiamo sentito le prime notizie degli attentati a Bruxelles - dice il padre della ferita, Diego Burla, ex sindaco di Sabbia, una paese del vercellese - ci ha tranquillizzato, dicendo che stava bene. Poi è diventato difficile parlare al telefono con chi stava in Belgio. L'aspettiamo a casa».
Chiara Burla si trova a Bruxelles da una decina di giorni per uno stage di danza - ha studiato all'Opus Ballet Centro Coreografico di Firenze - e aveva già in programma di rientrare in Italia per le festività pasquali.
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Il Messaggero