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Prima visita di Stato in Italia per il neoeletto presidente argentino, Javier Gerardo Milei, nel corso della quale ha incontrato questa mattina Papa Francesco e oggi pomeriggio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni. A due mesi dal suo insediamento, il nuovo ultraliberista presidente argentino, è in visita di stato in Europa e dopo essersi recato in Israele, da venerdì è in Italia.
La delegazione
Ad accompagnarlo c'è una delegazione particolarmente folta, a partire dalla ministra degli Affari esteri, Diana Mondino, il ministro dell'Interno, Guillermo Francos, la ministra del Capitale umano, Sandra Pettovello, la segretaria generale della Presidenza, Karina Milei, sorella del presidente, e il segretario per il Culto, Francisco Sánchez. C'è anche un rabbino nella delegazione argentina giunta in Italia, proveniente da Tel Aviv, che accompagna il presidente nei suoi appuntamenti in Vaticano e con le autorità italiane. Si tratta del rabbino Axel Wahnish, peraltro già designato da Milei nuovo ambasciatore dell'Argentina in Israele, con l'intenzione dichiarata di spostare l'Ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme.
L'incontro con Papa Francesco
L'obiettivo della visita italiana? Cercare nuove sponde politiche con l'aiuto di Giorgia Meloni e tentare di ricucire i rapporti con la chiesa di Papa Francesco. Con Papa Bergoglio la questione sembra essere particolarmente delicata.
L'agenda politica
Ancora più attesi gli incontri con i rappresentanti delle istituzioni italiane, più di tutti il bilaterale con Giorgia Meloni. Tra i due c’è sempre stata molta stima, è stata la stessa leader di Fratelli d’Italia a definire Milei «una personalità affascinante» e ha congratularsi per prima dopo la sua vittoria elettorale. L'obiettivo della numero uno di Palazzo Chigi è quello di creare un asse Roma-Buenos Aires per avere una sponda in più nei tavoli internazionali e di conseguenza maggiore peso nei processi decisionali. Per l’inquilino della Casa Rosada impegnato nella "dollarizzazione" dell’economia e con la privatizzazione delle più importanti aziende statali, la visita è l’occasione per un’operazione di “diplomazia commerciale”, tesa a intensificare i rapporti economici tra i due Paesi in un momento in cui l'Argentina ha forte necessità di incrementare gli investimenti. E infatti, gli “ambasciatori” di questa parte del programma saranno gli imprenditori, una trentina, che lo accompagnano e che martedì parteciperanno a un business forum di Confindustria, alla ricerca di nuove opportunità imprenditoriali.
Ma la sua presenza nella capitale non è gradita non solo alle opposizioni argentine, ma anche a quelle italiane. I parlamentari dell’Alleanza Verdi Sinistra Italiana, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, hanno attaccato la premier e definito Milei come «l’esempio più lampante di una bruttissima destra, violenta e volgare nel linguaggio e nell’azione quotidiana, espressione di poteri economici e finanziari famelici e irrispettosi delle regole democratiche».
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Il Messaggero