È una memoria difensiva «tecnica, e non politica» quella di Matteo Salvini, che domattina sarà sul tavolo dei 23 senatori della Giunta per le...
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Diciotti, Salvini manda memoria in Giunta ma decide di parlare solo in Aula
Così Salvini affronterà la Giunta che per prima dovrà decidere sulla richiesta di autorizzazione a procedere nei suoi confronti per il reato di sequestro di persona aggravato, di cui lo accusa il Tribunale dei ministri di Catania. La Giunta dovrebbe decidere entro fine febbraio (la deadline scade il 23), ma il voto potrebbe arrivare tra il 19 e il 20, prima del voto in Sardegna del 24/2. Poi toccherà all'Aula. E la decisione di allegare alla sua memoria difensiva anche quelle di Conte e degli altri big M5S del governo punterebbe a convincere il variegato fronte pentastellato di Palazzo Madama a dire no all'autorizzazione. Il documento di Salvini, si legge in una nota diffusa per sintetizzare la memoria («per rispetto dei commissari non l'abbiamo diffusa prima che la leggessero loro») è una ricostruzione dei fatti che non entrerà nel merito della sussistenza o meno del reato di sequestro e «non conterrà alcun attacco ai giudici». Il testo, che si dice rivisto e corretto dall'avvocato e ministro per la P.A. Giulia Bongiorno sottolinea che gli oneri di prima accoglienza sono sempre spettati a Malta, anche quando la nave militare italiana era arrivata al porto di Catania il 20 agosto. Un fatto che dimostra che l'Italia ha informato subito il resto dell'Europa della vicenda, perché si trovasse «una soluzione comune».
E soprattutto nel documento di Salvini si «dimostra in maniera netta come» ogni sua azione «abbia avuto esclusivamente una finalità di pubblico interesse».
Il Messaggero