Ecco le nuove misure previste nella bozza del Dpcm di ottobre. «Obbligo di avere sempre con sè, al di fuori della propria abitazione, dispositivi di protezione...
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Covid, ecco il nuovo Dpcm che estende l'emergenza al 31 gennaio 2021: deroghe Regioni solo se più restrittive
Le eccezioni sono costituite dai «soggetti che stanno svolgendo attività sportiva o motoria; i bambini di età inferiore ai sei anni; i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina, nonchè coloro che per interagire con i predetti versino nella stessa incompatibilità». Secondo il decreto, inoltre, le Regioni potranno introdurre misure più restrittive rispetto a quelle previste dai Dpcm. Potranno adottarne viceversa di maggiormente permissive solo se nei casi previsti dai Dpcm e «previo parere conforme del comitato tecnico-scientifico».
Ipotesi rinvio
Due le ipotesi, a quanto si apprende, sul tavolo di Palazzo Chigi in vista delle nuove misure anti-Covid: la prima è quella di varare, domani, il decreto-cornice, con la proroga dello stato di emergenza, e il conseguente Dpcm; la seconda è quella di un Dpcm «ponte» che arrivi al 15 ottobre, termine di scadenza dell'attuale stato di emergenza.
Test per chi arriva da Gran Bretagna, Olanda e Belgio
Chi arriva in Italia da Gran Bretagna, Olanda e Belgio dovrà sottoporsi al tampone obbligatorio. La misura, secondo quanto si apprende, dovrebbe essere contenuta nel nuovo Dpcm che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte dovrebbe firmare domani. Ad oggi l'obbligo del test molecolare o antigenico con il tampone è previsto per chi arriva da Croazia, Grecia, Malta, Spagna, oltre che da Parigi e altre sette regioni della Francia.
Immuni operativa fino a 2022
Il decreto inoltre dispone per l'app Immuni «l'interoperabilità con le piattaforme che operano, con le medesime finalità, nel territorio dell'Unione europea». Il provvedimento prevede inoltre che Immuni possa restare operativa fino al 31 dicembre 2021.
Per Regioni ok a misure più restrittive
Le regioni possono adottare solo misure anti contagio più restrittive di quelle disposte dai dpcm del governo. Possono adottarne di «ampliative», quindi più permissive, solo nei casi in cui i dpcm espressamente lo prevedano e previo parere conforme del comitato tecnico-scientifico. È quanto prevede la bozza del nuovo decreto legge del governo che definisce la cornice normativa delle misure anti Covid. Nel precedente decreto legge, approvato a luglio, era prevista la possibilità per le Regioni di introdurre sia misure più dure che misure più soft di quelle stabilite a livello nazionale. Ora quella possibilità scompare. In ogni caso le regioni devono «informare contestualmente il ministero della Salute».
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Il Messaggero