Danni alla Barcaccia, la polizia identifica altri quindici olandesi

Danni alla Barcaccia, la polizia identifica altri quindici olandesi
ROMA - Sono trascorse tre settimane dal raid degli hooligan del Feyenoord a Roma: il 18 e il 19 febbraio, prima della partita di Europa League, devastarono Campo de’ Fiori e...

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ROMA - Sono trascorse tre settimane dal raid degli hooligan del Feyenoord a Roma: il 18 e il 19 febbraio, prima della partita di Europa League, devastarono Campo de’ Fiori e piazza di Spagna.


Finalmente la polizia di Rotterdam ha identificato quindici teppisti, grazie alle analisi delle foto e dei video inviati dai colleghi di Roma. Non solo: sono state anche usate immagini raccolte dai social network, altre caricate sul sito della polizia (politie.nl) dopo che era stato lanciato un appello in una trasmissione olandese simile a Chi l’ha visto. «Secondo la nostra legislazione - spiega la polizia dei Paesi Bassi - un olandese sospettato di un reato all'estero può essere arrestato e processato nel proprio paese. Ci aspettiamo di ottenere l’identità di altri violenti dalle immagini».



LA RICERCA

Deve essere stato un lavoro certosino, visto il tempo impiegato dai 20 investigatori impegnati in questa attività. Ancora, però, non sono state diffuse le immagini, che sono state distribuite solo ai poliziotti di Rotterdam, ma non ai media. Come mai? Gli investigatori olandesi preferiscono aspettare perché sperano di convincere altri responsabili delle azioni violente di Roma a presentarsi spontaneamente. Spiegano informalmente da Rotterdam la logica di questa strategia: «Numerosi hooligan, di fronte al dubbio di essere già stati identificati e di vedere presto la loro foto in tv, potrebbero andare alla polizia e confessare. Sarebbe un modo per avere uno sconto di pena».



LE CARTE NASCOSTE

Come un giocatore di poker, il commissariato di Rotterdam non mostra tutte le carte che ha in mano. Il sito della polizia olandese conferma: «I tifosi del Feyenoord che credono di aver commesso degli illeciti a Roma possono anche auto denunciarsi alla polizia. Un 26 enne di Apeldoorn l'ha già fatto». Per la mentalità italiana l’invito a consegnarsi spontaneamente appare ricoperto da una patina di ingenuità, ma evidentemente questi metodi in Olanda funzionano. Ma non c’è il rischio che molti si rendano irreperibili? No, replicano gli investigatori: non si sta parlando di grandi criminali o di boss mafiosi; sono giovani che vivono a Rotterdam e che non saprebbero dove andare. I responsabili delle violenze e dei danneggiamenti di Roma, secondo gli accordi tra Italia e Olanda, saranno processati in contumacia nel nostro Paese e compariranno davanti al giudice a Rotterdam. Si parla di reati gravi: lesioni (un poliziotto rimase ferito da una bomba carta) e danneggiamenti. In caso di condanna di primo grado i colpevoli potrebbero finire in carcere, assicurano ancora dall’Olanda.



I DANNI


C’è poi il fronte aperto dei 5 milioni di euro di danni, a partire dallo sfregio alla Barcaccia: il sindaco Marino ha confermato che il governo olandese «non intende assumersi la responsabilità dei danni commessi da alcune centinaia di cittadini dei Paesi Bassi». «C'è stata una risposta della società civile emozionante: non si è riconosciuta in quei barbari e ha deciso di donare risorse economiche a Roma. Riuniremo tutti questi potenziali donatori per proporre un progetto di amicizia tra Italia e Olanda».

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Il Messaggero