TORINO – L'auto più venduta d'Italia (ininterrottamente da 14 anni) e la citycar più venduta d'Europa naviga con Waze. Il costruttore nazionale ha...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La Panda è la prima “utilitaria” che porta il nome della famosa app di navigazione gratuita basata sulla condivisione delle informazioni. Al mondo gli utenti che forniscono aggiornamenti per attualizzare continuamente la funzione sono 100 milioni. Con questa applicazione, la serie speciale diventa così la Panda più social di sempre.
Waze è una funzione che non si limita a guidare gli automobilisti verso la destinazione desiderata, ma promette anche di evitare le congestioni del traffico individuando percorsi alternative. In caso di necessità ricorda anche dove si trova l'auto posteggiata e indica il distributore più vicino o quello con i prezzi più bassi. Mopar, il marchio di Fca che si occupa di servizi e pezzi di ricambio, ha sviluppato l'integrazione tra le app Waze e “Panda Uconnect“ per le piattaforme Android ed iOS. Per impiegare le due funzioni basta inserire lo smartphone nel supporto installato sulla plancia. Almeno nella fase di lancio, il sistema Mopar Connect che garantisce un'altra serie di funzioni (inclusa la localizzazione in caso di furto) viene offerto gratuitamente sulla Panda Waze.
La serie speciale è disponibile in abbinamento al motore benzina da 1.2 litri da 69 cavalli. Esteriormente si distingue per una serie di dettagli, il più “banale” dei quali è il logo Waze sui parafanghi posteriori. Poi ci sono finiture nere per la modanature laterali, per per calotte dei retrovisori esterni, per la barre al tetto e per le maniglie delle portiere. I cerchi in lega da 15 pollici sono bruniti. Il look Cross è destinato a sedurre il pubblico del Millennials, i giovani digitali che sanno destreggiarsi nel mondo virtuale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero