Le Mans, la battaglia delle GT: nella notte balza in testa il Cavallino

La Ferrari 458 GT
LE MANS - La notte della 24 Ore di Le Mans regala le prime gioie e i primi dolori lasciando intatta la situazione al vertice, ma stravolgendo invece quella della GT Pro che vede...

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LE MANS - La notte della 24 Ore di Le Mans regala le prime gioie e i primi dolori lasciando intatta la situazione al vertice, ma stravolgendo invece quella della GT Pro che vede ora la Ferrari 458 Italia di Bruni-Vilander-Fisichella in testa dopo una lunga rincorsa, favorita ulteriormente dall’incidente occorso tra l’Aston Martin n° 99, guidata da Rees, che ha messo fuori gioco un altro calibro da novanta: la Oreca-Nissan n° 46 che in quel momento aveva al volante Gommendy.


Insieme stavano per inserirsi alla prima chicane sul rettilineo del Mulsanne e si sono toccati danneggiando irrimediabilmente le due vetture.
Il trio delle meraviglie si riprende lo scettro provvisorio. La Ferrari – già vincitrice nel 2012 e nel 2014 sia del titolo WEC sia della 24 Ore di Le Mans – è inseguita dalla sempre temibile Chevrolet Corvette C7R n° 64 di Gavin-Milner-Taylor e della Porsche n° 91 di Lientz-Christenseen-Bergmeister mentre nella GTE Am continua a fare da battistrada la V8 Vantage di Dalla Lana-Lamy-Lauda.

Nella LMP2 alla testa un’Oreca ne subentra un’altra, la n° 47 di Howson-Bradley-Lapierre che spesso si è ritrovata in testa alla corsa. Bene si sta comportando Patrick Dempsey con la sua 911 RSR che si trova stabilmente al terzo posto della GTE Am. La Porsche conduce, le Audi la braccano da vicino.

Nessuna novità di rilievo invece nella LMP1: la Porsche 919 Hybrid n° 19 di Hulkenberg-Bamber-Tandy continua a fare da battistrada seguita a circa 30 secondi dall’Audi R18 e-tron quattro n° 7 di Fassler-Lotterer-Treluyer e da quella n° 9 di Albuquerque-Bonanomi-Rast che ha fissato due record in gara: il miglior giro con 3’17”647 alla stratosferica media di 248,2 km/h e la velocità massima più alta in rettilineo (340,2 km/h). Fuori gioco la Nissan GT-R LM Nismo n° 21 e falcidiate da piccole guasti le altre due mentre tengono il loro ritmo le due Toyota TS040 Hybrid, ma la più vicina, la n° 2 di Wurz-Sarrazin-Conway è a 5 giri dalla testa.

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Il Messaggero