NEW YORK - Cresce il coro dei no alla legge dell'Indiana che discrimina i gay sulla base della libertà religiosa. A scendere in campo, dopo la Silicon Valley che si scopre...
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Sul fronte politico interviene nel dibattito Hillary Clinton che affida il suo pensiero a un tweet. L'ex First Lady chiede ad Asa Hutchinson, governatore dell'Arkansas, stato in cui il Congresso ha approvato una legge analoga a quella dell'Indiana, di porre il veto sulla norma. «Come la legge dell'Indiana, il progetto dell'Arkansas va al di la' della tutela della religione e consentirebbe una ingiusta discriminazione di lesbiche, gay, bisessuali e transgender» afferma Hillary Clinton, intervenendo nel dibattito che si è acceso nello stato dove l'ex presidente Bill Clinton è nato ed è stato governatore.
L'invito di Hillary Clinton è giunto poco prima che Hutchinson chiedesse al Congresso di rivedere la norma approvata sulla scia delle critiche degli ultimi giorni: una richiesta effettuata dopo che anche il figlio, Seth Hutchinson, lo ha invitato a non firmare il progetto. Proprio il governatore, nell'avanzare la sua richiesta al Congresso, ha fatto riferimento a un «gap generazionale». Le modifiche chieste arrivano dopo la pioggia di critiche sull'Indiana per la norma approvata e l'invito del governatore Mike Pence a rivederla.
Secondo indiscrezioni riportate dalla stampa, una nuova versione della legge e' in via di definizione con un linguaggio che offre tutele per i gay, mettendo in evidenza che la nuova legge sulla liberta religiosa «non può essere usata come difesa legale per discriminare contro i cittadini in base al loro orientamento sessuale».
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Il Messaggero