F1, si risparmia anche sul materiale per i pit-stop: sviluppi congelati da fine settembre

Un pit-stop Ferrari
Risparmiare su tutto. Risparmiare su ogni particolare. E' questo il nuovo mantra di una Formula 1 che grazie a Liberty Media si è risvegliata dalla lunga fase delle...

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Risparmiare su tutto. Risparmiare su ogni particolare. E' questo il nuovo mantra di una Formula 1 che grazie a Liberty Media si è risvegliata dalla lunga fase delle spese folli, senza controllo, senza senso. A Ross Brawn, responsabile sportivi di Liberty Media, non sfugge una virgola di questa F1 ed ha deciso che l'attrezzatura in uso per i pit-stop dovrà essere soggetta al congelamento degli sviluppi. Non è un mistero che in questi anni le squadre abbiano investito molto per "limare" anche solo pochi centesimi di secondo al momento del cambio gomme.


Ma dal prossimo 30 settembre la FIA imporrà fortissime limitazioni per evitare che si prosegua su questa strada. Già entro il 22 luglio, i team dovranno fornire una descrizione dettagliata del proprio equipaggiamento: sarà consentito effettuare modifiche fino alla fine di settembre, avvisando i delegati tecnici della Federazione, dopodiché entrerà in vigore il blocco. Da quel momento, ma previa approvazione, si potranno introdurre soltanto piccoli aggiornamenti, ad esempio nell'adeguare i sollevatori idraulici alle differenti altezze da terra delle monoposto.

In passato l'idea di Liberty Media era di imporre un'attrezzatura standard, ma questo avrebbe costretto le squadre a uno sforzo economico aggiunto per l'acquisto di nuove componenti, come ad esempio i mozzi ruota, le pistole avvitatrici e i carrelli. Un paradosso. Si è così preferito bloccare lo sviluppo dei materiali esistenti, almeno per adesso. "Utilizzando questo metodo, l'equipaggiamento per i pit-stop rimarrà sofisticato, ma le spese saranno limitate considerando l'omologazione delle parti", sottolinea Brawn. E non dovrebbe venir meno la spettacolarità del momento, che sta nella sua rapidità: il record appartiene alla Red Bull, che nella scorsa stagione in Brasile ha sostituito i pneumatici a Max Verstappen in appena 1"82. Merito di attrezzatura sempre più avanzata, certo, ma anche di meccanici che sono atleti a tutti gli effetti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero